Lunedì Rudi Garcia si presenterà ai napoletani nella suggestiva cornice del museo di Capodimonte. Per la precisione nel salone delle feste, per volontà di Re Aurelio primo, unico e indiscusso leader del club campione d’ Italia. Il tecnico francese ma con sangue anche spagnolo e’ entusiasta del suo ritorno nel nostro campionato ma fara’ bene a capire subito che per entrare nel cuore dei tifosi, scettici dopo il divorzio voluto da Spalletti, serviranno risultati immediati. ADL l’ha scelto, stupendo tutti,dopo aver contattato nomi ben piu’ illustri di tecnici mai realmente convinti del presidente e del suo progetto. Scelta di ripiego? Forse si, anzi sicuramente. Ed è strano che il padrone del Napoli abbia scelto prima l’allenatore che il direttore sportivo,visto il sicuro addio di Giuntoli dopo otto stagioni di sofferenza personale…De Laurentiis, pero’, è ormai così convinto delle sue conoscenze calcistiche che non ha avuto dubbi sulla scelta di Garcia. Per i due inizia la sfida più difficile, convincere i tifosi, e soprattutto per DeLa quella di proseguire con Garcia nel percorso finalmente vincente in Italia e di internazionalizzazione del club. Toccherà però a Garcia dare i punti di riferimento tecnici giusti in un momento in cui tra la tifoseria prevalgono interrogativi e dubbi sul futuro. Il nuovo tecnico diventerà il parafulmine delle scelte del presidente e l’unico garante di un percorso di crescita anche in Europa già sbandierato dalla proprietà dopo la vittoria in campionato realizzata da Spalletti. Dai primi incontri tra i due s’è capito che la squadra non verrà smantellata, come paventava qualche media, ed è dalla forza della rosa esistente che il tecnico dovrà garantire risultati e nuovi stimoli alla piazza. Non sarà facile, anche se De Laurentiis è uomo pronto alla battaglia e Garcia arriva a Napoli con malcelate ambizioni e voglia di rivincita. Lunedì capiremo qualcosa, ma molto di più capiremo nei prossimi giorni quando il mercato entrerà nel vivo, il presidente ha un bel tesoretto da poter spendere per investire, e le scelte per rafforzare il gruppo da consegnare a Garcia diventeranno obbligate e non rimandabili.