MILANO – 21.148 email compromesse, 1.008 potenziali vulnerabilità rilevate di cui 174 di livello critico, 290 di livello alto, 506 di livello medio e 38 di livello basso. Questo il risultato di un instant report del Soc e CTI Team di Swascan condotto su 10 strutture sanitarie sull’intero territorio nazionale, realizzato attraverso i sistemi e la piattaforma proprietaria di Cyber Threat Intelligence operando unicamente sulle informazioni pubbliche e semipubbliche. Dall’inizio del 2023, l’analisi ha inoltre identificato 811 dispositivi infetti da botnet su macchine che hanno interagito con i sistemi di queste realtà. Secondo il CEO di Swascan, Pierguido Iezzi, “L’attenzione verso le strutture sanitarie da parte dei Criminal Hacker è dovuta principalmente a due fattori: la superfice digitale coinvolta è molto estesa e spesso eterogenea in termini di hardware e software. A questo si deve unire il fattore umano; pochi settori hanno una velocità di turnover di personale come quello della sanità. Tutto ciò rende più difficile mantenere un livello di allerta e formazione in materia cyber di una forza lavoro con un tasso di ricambio così alto.