NAPOLI – Al volantino affisso dai Centri per l’impiego della Campania con il quale comunicano ai cittadini di non avere loro il compito di segnalare ai Comuni quanti fra i cosiddetti “occupabili” beneficiari del RdC si trovino in condizioni di particolare disagio per la conseguente presa in carico da parte dei Servizi sociali, arriva puntuale come le maledizioni, la risposta di Palazzo San Giacomo per bocca dell’assessore al Welfare Trapanese che comunica: “I Centri per l’impiego della Campania hanno comunicato, attraverso un volantino affisso presso le loro sedi, di non avere il compito di segnalare ai Comuni quanti – fra i cosiddetti “occupabili” beneficiari del RdC – si trovino in condizioni di particolare disagio per la conseguente presa in carico da parte dei Servizi sociali. E’ necessario ribadire con forza però, che nemmeno i Servizi Sociali sono autorizzati e tantomeno hanno gli strumenti per valutare chi, tra gli ‘occupabili’, ha ancora diritto al reddito di cittadinanza per questioni di fragilità sociale. Il Ministero non ha ancora fornito ai Comuni le linee guida per la definizione delle fragilità per i cosiddetti “occupabili”. Nel clima di confusione e conseguente tensione sociale che si sta creando si rischia di mettere in serio pericolo l’incolumità degli assistenti sociali che, in questo specifico caso, non dispongono degli strumenti necessari per attivare la procedura. È necessario avere senso di responsabilità, sia per i cittadini che per chi lavora per il bene comune, per questo rinnovo l’invito a non recarsi presso le sedi dei servizi sociali e ad attendere maggiori chiarimenti dal Governo che, ci auguriamo, arrivino nei prossimi giorni. Oggi stesso avremo una riunione con i Centri per l’Impiego della Regione Campania e l’Inps per fare chiarezza sulle procedure”.
Alla fine, il comune cittadino, e soprattutto le persone in difficoltà reale che a Napoli sono meno della metà dell’intera platea dei percettori, si chiedono: ma di chi è la competenza di queste transizioni legislative?