NAPOLI – Turismo ferragostano da boom a Napoli, ma al di là di quello dei numeri, è mancato il soldout atteso. I turisti in città continuano, nonostante tutto, ad essere di passaggio, e i dati del pernottamento la dicono lunga su quello che è l’andazzo. “Non si può dire certo che è andata male, ma non si può dire neppure che c’è stato il pienone, quella è solo attività di propaganda della politica imperante, ma i numeri sono impietosi rispetto alle certezze”. Questo il commento a caldo dell’economista Gianni Lepre, consigliere del ministro della Cultura e presidente della Commissione Economia della Cultura dell’ordine nazionale dei Dottori Commercialisti. Il noto economista ha poi continuato: “Una certezza indiscutibile è sicuramente il fatto che la città ha ritrovato il turismo che merita, anche se è ancora molto poco rispetto a quella che potrebbe essere l’offerta globale di una capitale del Mediterraneo come Napoli. Per adesso resta lo scoglio del ‘turismo di transito’ che sta compromettendo il cosiddetto pacchetto Napoli. Capri, Costiera Amalfitana, Sorrento e Pompei restano ancora le mette di destinazione finale del turismo che giunge in città, ma già il fatto che si debba inevitabilmente passare per Napoli ha acquisito nel tempo il suo fascino e quel plusvalore che mancava alla città”. Il prof. Lepre ha poi proseguito: “In molti pensano, compreso qualche economista disincantato e lontano dalle logiche politiche ed io tra loro, che l’offerta partenopea non sia all’altezza, con il food che impera su cultura, artigianato, e le grandi tradizioni, rimarcando il fatto che Napoli sia solo un ‘prelibato peccato di gola’. Ma al di là della questione palato, per la quale non esistono criticità, sull’altro versante dell’offerta ve ne sono finanche troppe a partire dalla mobilità alla sicurezza, agli stessi servizi carenti se non in alcune circostanze assenti. Insomma bisogna molto lavorare ancora tanto per garantire alla città quella qualità nell’offerta globale che merita, senza fare troppo riferimento ai numeri e alle differenze che in questo ultimo periodo hanno suscitato polemiche al vetriolo mettendo a confronto realtà tanto diverse come Roma, Milano, Napoli, Firenze, Palermo e Venezia. Realtà completamente opposte l’una dall’altra con attrazioni individuali uniche che vedono in Roma la vera calamita mondiale del turismo con 29 milioni di visitatori all’anno”. Lepre ha poi concluso: “Certo non si può pensare che Napoli possa raggiungere quei numeri, anche in considerazione del fatto che non avrebbe dove mettere tanta gente, per cui bisogna gestire bene i 2 milioni di persone che preferiscono Napoli, garantendo loro servizi di qualità e attrazioni all’altezza della città più bella del mondo, e soprattutto è prioritario prepararsi ad accoglierne gradualmente sempre di più”.