Caos banca intesa : ogni utente è prima di tutto un essere umano non un numero, occorre molto rispetto, delle persone e della legge dichiara in una nota sui social l’avvocato angelo pisani dopo aver ascoltato i malcapitati correntisti di banca intesa .
Milioni di Clienti sono stati catapultati con un click da banca intesa alla sua controllata Isybank ed è nato il caos, proteste e disagi con l’operazione estiva che finisce in tribunale per chiedere il conto e tutelare i diritti dei correntisti trattati come meri numeri in spregio alla legge.
A seguito dei Disservizi, disagi e danni provocati a milioni di clienti, soprattutto giovani, con il passaggio telematico dalla tradizionale banca intesa alla telematica Isybank , persona giuridica in ogni caso distinta dalla controllante ISP, senza sicura, chiara e completa informazione e dovute cautele in campo finanziario.
Le vittime dell’operazione bancaria dell’estate ora corrono ai ripari e per informarsi e tutelarsi si stanno organizzando in un comitato per lanciare la loro class action e chiedere oltre al ripristino e corretta gestione dei loro dati personali e finanziari, oltre che della privacy, anche il risarcimento di tutti i pregiudizi subiti per file agli sportelli, criptico cambio dei rapporti bancari e disinformazione mentre continua l’andirivieni e finimondo per ottenere spiegazione con stress anche degli stessi impiegati della banca che non sanno cosa risponder alle lamentele.

Riteniamo, rilevano l’avv Angelo Pisani, presidente dell’associazione noi consumatori scesa in campo a tutela dei danneggiati , e l’avv. Massimiliano Varriale, responsabile dello sportello tutela finanziaria, che una comunicazione di cambi banca così importante doveva essere fatta per vie formali e con le dovute spiegazioni e raccolta di consenso. Comunque Isybank è una banca diversa, un soggetto diverso, rispetto a Banca Intesa San Paolo sebbene controllata al 100% da quest’ultima , che si assume la responsabilità di quanto sta accadendo e dovrebbe risolvere i disservizi dei clienti ancora nel caos . In tanti denunciano la violazione di tutti i diritti dei correntisti – dall’assenza del consenso per la cessione del contratto effettuata, alla mancata informazione, alla totale assenza di buona fede nell’esecuzione del contratto bancario da parte di ISP, dal disagio e danni arrecati ai correntisti – e solo un giudice potrà accertare e decidere di chi sono le responsabilità e chi avrà diritto a veder annullati gli effetti di questo cambio unilaterale nonchè un risarcimento per danni personali e anche patrimoniali – che vanno in ogni caso dimostrati .
Milioni di utenti da un giorno all’altro hanno scoperto di essere stati trasferiti automaticamente da una banca all’altra, questo è successo ai correntisti di intesa Sanpaolo che si ritrovano a diventare dei correntisti di Isybank, sì banca dello stesso gruppo di intesa Sanpaolo ma con molte differenze: da un lato, perché soggetto giuridico diverso (altro management, altre garanzie societarie, altre modalità di erogazione dei servizi; etc.); dall’altro lato – cosa direttamente percepibile da ogni correntista -perché questa banca non ha le filiali fisiche e non solo non ha neppure il banking su Internet (sito istituzionale ove poter effettuare tutte le operazioni); se volete operare dovete per forza usare la loro app.
E chi non ha un cellulare “moderno” oppure poca dimestichezza con le “app” viene abbandonato a se stesso (?!).
Intesa San Paolo ha fatto tutto in automatico: sono stati trasferiti anche gli accrediti dello stipendio, gli addebiti delle bollette e ci mancherebbe altro e una sorta di comunicazione di massa ai clienti è stata fatta ma beh questa comunicazione così importante è’ arrivata come come un missile certo senza far rendere conto tutti di quanto deciso dalla banca anche se formalmente tutto appare ineccepibile ma da una di quelle banche che si riempiono la bocca di avere rispetto del cliente, che si fregiano di avere grande attenzione per il “customer care”, sarebbe stata necessaria maggiore attenzione e delicatezza, come dimostrano le migliaia di reclami che stiamo ricevendo in questi giorni.
La questione è attualmente anche al vaglio del Governo.
Prima della maxi causa procederemo con la procedura, obbligatoria, di mediazione e Adesso sarà il caso di approfondire se una comunicazione del genere andava fatta in questo modo oppure no e se le vittime di questa cessione automatica ad altra banca avranno diritto ad esser tutelate.