Lo scienziato dell’Istituto dei tumori di Napoli è stato insignito del riconoscimento a Reggio Emilia durante l’ottava edizione del Congresso internazionale di ricerca clinica e traslazionale. Premiato, insieme con lui, l’immunologo e direttore scientifico dell’Humanitas, Alberto Mantovani.
Direttore del Dipartimento di Ricerca Traslazionale del Pascale, ex presidente della Sociatà Italiana di Cancerologia (SIC) ed attualmente presidente di IQNPath,
l’associazione internazionale impegnata nella promozione dell’oncologia di precisione, Nicola Normanno, ha ricevuto il premio “CORE Oncology Award 2023”, istituito dal Centro Oncologico di Reggio Emilia.
Il riconoscimento viene assegnato ogni anno a scienziati italiani che hanno contribuito in maniera significativa al progresso della ricerca clinica e traslazionale in oncologia. La premiazione è avvenuta durante il Congresso Internazionale sulla ricerca clinica e traslazionale in oncologia, giunta alla sua ottava edizione. Insieme con Normanno è stato premiato anche Alberto Mantovani, direttore scientifico dell’Humanitas di Milano.
Il premio 2023 è stato assegnato ad Alberto Mantovani, per gli studi sul ruolo dell’infiammazione nella patogenesi dei tumori e a Nicola Normanno per le sue ricerche sulla correlazione tra le alterazioni genetiche dei tumori e la risposta alle nuove terapie di precisione.
Il nome di Normanno figura nella prestigiosa classifica della Stantford University, che utilizza i dati bibliometrici estratti dal database Elsevier/Scopus, e in cui vengono giudicate le figure professionali che, a vario titolo, si sono distinte per il numero di articoli e pubblicazioni scientifiche in cui il ricercatore è primo o ultimo autore, nonché i dati relativi all’impatto delle stesse in termini di citazioni complessive ricevute nell’anno.
Durante il Convegno lo sicenziato napoletano ha tenuto una lectio magistralis in cui ha ripercorso la sua esperienza professionale, iniziata presso il National Cancer Insitute negli USA e poi sviluppato presso il Pascale di Napoli, illustrando i diversi studi clinici a cui ha partecipato e che hanno contribuito all’implementazione nella pratica clinica dell’oncologia di precisione a livello nazionale ed internazionale.