Presentato il Position Paper 2023 realizzato da Regione Campania e The European House – Ambrosetti
Con il 10,8% del totale degli studenti universitari del Paese, la Campania si conferma fucina di talenti e centro propulsivo per la costruzione delle competenze del futuro
La Campania è prima per start up di giovani sotto i 30 anni ed è terza per numero complessivo di startup innovative. E’, inoltre, al primo posto per brevetti registrati, per numero di ricercatori e per imprenditorialità giovanile.
Sono i positivi dati sul grado di innovazione della regione Campania espressi dal position paper del Technology Forum Campania, piattaforma di discussione e confronto realizzata da Regione Campania e The European House – Ambrosetti, presentati a Napoli presso la sede della Regione a Santa Lucia da European House Ambrosetti, il think tank più importante d’Italia e il quarto in Europa.
“Con entusiasmo chiudiamo l’anno 2023 con i risultati delle nostre policy di R&I che confermano la Campania – ha affermato Valeria Fascione – Assessore alla Ricerca, Innovazione e Startup, Regione Campania – come regione leader in Italia. Il nostro dinamico ecosistema ha abbracciato con successo la sfida di un futuro basato sull’innovazione. Questo non solo dona un nuovo volto alla nostra terra, ricca di storia e cultura, ma ci rende protagonisti in un’era in cui l’innovazione guida la crescita economica e sociale”.
La collaborazione tra The European House Ambrosetti e la Regione con il Technology Forum Campania, occasione di confronto tra gli attori pubblici e privati, che mette al centro il contributo dell’innovazione e della ricerca per il rilancio della Campania e di tutto il Mezzogiorno, va avanti da ormai sette anni e la crescita registrata nel campo dell’innovazione fa registrare trend di incremento positivi.
“I progetti bandiera legati a innovazione e ricerca cui la Regione Campania ha scelto di dedicare una strutturata e profonda attenzione in questi anni non solo sono costantemente coerenti con gli assi portanti della programmazione nazionale ed europea ma, al contempo, offrono al sistema pubblico l’opportunità di garantire alcune risposte concrete ai bisogni dei cittadini e delle imprese, senza però rinunciare al giusto livello di ambizione”, ha affermato Valerio De Molli, Managing Partner & CEO di The European House – Ambrosetti, presentando le principali risultanze del Position Paper “I numeri del position paper raccontano una Campania che è sulla buona strada e, dunque, bisogna perseverare, continuando ad investire in ricerca, innovazione e talenti, risposte concrete alle sfide di tutto il nostro Paese e, soprattutto, del Sud”.
Il percorso di lavoro del 2023 è stato articolato in 2 riunioni tematiche: “La frontiera della ricerca oncologica in Campania” e “Space Economy Challenge: le sfide europee e nazionali e il ruolo della Campania”. Le 2 riunioni e il Forum hanno coinvolto complessivamente circa 380 partecipanti (in fisico e in digitale) e 55 relatori (locali, nazionali e internazionali)
“I risultati presentati oggi sono importanti e sono il frutto di un lavoro di squadra senza sosta. Abbiamo puntato a collocare la Campania in una dimensione internazionale sfruttando le nostre risorse come il patrimonio umano, il sistema universitario, le eccellenze industriali quali aerospazio e automotive senza dimenticare i settori in cui la Regione è da sempre leader quali agro-alimentare e cultura. I dati vanno letti storicamente per dare il giusto peso alla performance regionale e voglio citare i risultati incredibili sulla sanità con la digitalizzazione dei servizi ai cittadini e il grande piano dei trasporti che rivoluziona il sistema pubblico regionale, unico in tutta Italia”. Il commento del Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.
Il Position Paper fa il punto sui numeri dell’ecosistema dell’innovazione campano e rendiconta alcune progettualità avviate in ambito regionale.
L’ecosistema accademico
La Regione Campania è il terzo polo universitario del Paese per incidenza di iscritti sulla popolazione, formando 193,6 mila studenti (il 10,6% del totale italiano). All’attrattività e alla competitività dell’ecosistema della ricerca e dell’innovazione regionale contribuisce in particolar modo l’apertura di nuovi corsi di laurea all’avanguardia e il “modello Academy” campano, che è diventato un benchmark nazionale e internazionale. Ad oggi, infatti, sul territorio vi hanno sede le Academy di alcuni dei più importanti player mondiali nei settori ad alta innovazione.
L’ecosistema della ricerca
Con riferimento alla ricerca, la Campania si posiziona al 1° posto al Sud e al 7° posto a livello nazionale per investimenti in Ricerca e Sviluppo con un valore di 1,47 milioni di Euro (+2,4% tra il 2019 e il 2021), e 1a nel Mezzogiorno per incidenza degli investimenti in Ricerca e Sviluppo sul PIL pari all’1,3% (valore in costante crescita negli anni). Tuttavia, la Campania risulta ancora al di sotto rispetto alla media italiana (1,5%). La Regione è anche 1a nel Mezzogiorno per numero di ricercatori nel 2021 (14,8 mila, pari al 7% del totale nazionale), registrando la 5a crescita più elevata d’Italia in questo indicatore (+16,2% tra il 2017 e il 2021).
L’ecosistema dell’innovazione
Nell’ambito dell’innovazione, il ricco ecosistema regionale ha permesso alla Campania di posizionarsi 1a nel Sud per numero di brevetti depositati (con un totale di 2.782 tra il 2010 e il 2020), 3a in Italia per numero di startup innovative, con un totale di 1.468 (il 10,9% del totale nazionale) e per numero di incubatori certificati – attualmente 8 con copertura di tutte le province – e 1a per tasso di crescita delle startup innovative tra il 2020 e il 2023 (+55,5%).
Manifattura e high-tech
La Campania rappresenta la locomotiva industriale del Sud Italia, producendo il 33,8% del Valore Aggiunto della manifattura meridionale. In questo contesto, i settori ad alta tecnologia rappresentano una parte fondamentale della produzione manifatturiera regionale. Osservando la composizione delle esportazioni, emerge un’elevata incidenza dell’high-tech che arriva a pesare per il 45,8% del totale nel 2022. La Campania si posiziona inoltre 2a in Italia per crescita delle esportazioni high-tech tra il 2018 e il 2022, registrando un incremento del 66,5% (vs. 28,6% media nazionale).
Scienze della Vita
Con riferimento alle Scienze della Vita, la Campania ha dimostrato una forte dinamicità negli ultimi anni, registrando tassi di crescita nel settore farmaceutico nettamente superiori rispetto alla media nazionale: tra il 2018 e il 2022 gli addetti nel settore Pharma in Campania sono infatti più che raddoppianti (+112,1%), a fronte di una crescita nazionale del 3,2%. Questa tendenza è riflessa anche nelle esportazioni, che nel quinquennio sono cresciute del 198,2%, 114,6 p.p. in più rispetto alla media nazionale. Allo stesso tempo, anche il settore delle biotecnologie sta vivendo una fase di sviluppo in Campania. Le imprese attive in questo comparto in Campania sono cresciute del 90,2% tra il 2015 e il 2022 (vs. +21,8% media nazionale), arrivando a rappresentare il 40% del totale di tutte le Regioni del Mezzogiorno.
Space Economy
Nell’ambito della Space Economy, la Regione Campania è stata scelta come Champion User di uno dei programmi più rilevanti a livello europeo per l’attività di osservazione della terra: il programma IRIDE. IRIDE rappresenta la costellazione italiana, in orbita bassa, per il monitoraggio puntuale e continuo del nostro territorio. La scelta della Campania come Champion User è basata su alcune caratteristiche che rendono la Regione un luogo di sperimentazione ideale nei programmi di Space Economy: in aggiunta a una forte vocazione industriale del territorio, alla presenza di capitale umano giovane e qualificato e a un ricco ecosistema della ricerca e dell’innovazione, la Campania vanta la presenza di un distretto aerospaziale sviluppato, che raccoglie 308 imprese (pari all’8% delle imprese attive sul territorio nazionale) e genera il 5,05% dell’export manifatturiero regionale (2° posto in Italia), nonché la presenza di piccole e medie imprese e consorzi ad alta specializzazione con uno spiccato posizionamento nei settori upstream e downstream.
La nuova Programmazione regionale e il PNRR
In questi anni, la Regione Campania – in sinergia con altri attori pubblici e privati – ha scommesso molto sul rafforzamento dell’ecosistema dell’innovazione e della ricerca nelle filiere manifatturiere più promettenti in termini di capacità di crescita e internazionalizzazione ma anche sulla creazione di infrastrutture tecnologiche trasversali ai diversi comparti dell’economia, ponendosi in prima linea nello sviluppo di progettualità di rilevanza nazionale e internazionale. In particolare, nell’ambito delle iniziative di sistema finanziate con i fondi del PNRR (M4C2), la Regione si è aggiudicata 2 dei 14 hub nazionali dei partenariati estesi, 1 dei 5 Centri Nazionali (National Research Centre for Agricultural Technologies – Agritech), 5 delle 33 infrastrutture di ricerca e 3 delle 24 infrastrutture tecnologiche di innovazione.