Un Gruppo orgogliosamente italiano che nonostante l’impatto delle crisi internazionali continua a crescere e crea lavoro, portando le donne in posizione apicale. Sembra quasi andare contro corrente il colosso Menarini, i cui dati relativi all’anno 2023 sono stati presentati ieri in conferenza stampa alla Camera di Commercio di Firenze da Lucia Aleotti, azionista e membro del board del colosso farmaceutico. Grande attenzione all’innovazione, agli Stati Uniti e alle nuove frontiere ma senza mai dimenticare il “cuore” italiano.
Questi i numeri: il fatturato 2023 è di 4,375 miliardi di euro con crescita del 5,3% rispetto al 2022 e un Ebitda fra i 340 e i 350 milioni di euro. La produzione si divide tra settore farmaceutico (96%), diagnostica (3%) e altro (1%), con un fatturato per il 79% realizzato all’estero. L’azienda è presente in 140 Paesi del mondo con filiali, distributori e licenziatari, ha 18 stabilimenti produttivi e 9 centri di ricerca e solo nel 2023 ha prodotto 833 milioni di confezioni, di cui 609 internamente, per un totale di oltre “16 miliardi di compresse”.
Il 2023 ha anche rivelato che il secondo Paese in termini di “peso” dopo l’Italia è rappresentato proprio dagli Stati Uniti, dove l’azienda ha acquisito Stemline – nel 2020 – segnando definitivamente l’ingresso nel campo dell’oncologia. Considerando che si tratta del mercato farmaceutico più grande del mondo anche in termini di capacità di ricerca sicuramente la scelta si è rivelata vincente. Altra grande soddisfazione è la continua crescita in termini di dipendenti che in dieci anni sono arrivati a 17.800 (erano 12.900 nel 2010), il 49,5% è rappresentato da donne che sempre più rivestono ruoli apicali.
E per le prospettive relative al 2024, la dottoressa Aleotti conclude: “Nel 2024 continueremo con la nostra crescita negli Stati Uniti, ma anche con l’oncologia in Europa. Continueremo a guardare con interesse alla Cina, anche se con prudenza, e soprattutto continueremo con la nostra filosofia di autofinanziamento. Tutto l’utile che si crea rimane in azienda e viene interamente reinvestito da oltre 25 anni nella crescita dell’azienda”.