G7 dei Ministri degli Esteri a Capri: Tajani: “Abbiamo lavorato, lavoriamo e continueremo a lavorare per essere protagonisti attivi per una de- escalation nelle aree di crisi.””Abbiamo ribadito l’esistenza di una strategia dei Paesi occidentali, dei Paesi più industrializzati che si riconoscono nei valori fondanti della democrazia, della centralità della persona, della libertà, dello Stato di diritto.”
“Stiamo agendo per la de-escalation. Quando parliamo di de-escalation, vogliamo che questa parte del conflitto tra Iran e Israele giunga a una fine. Vogliamo essere ottimisti. Come ho detto, il G7 non sarà solo uno spettatore. Nel nostro testo finale è chiaramente espresso che il G7 ha lavorato, lavorerà e sta lavorando, e lavorerà, ripeto, per ottenere una de-escalation. Faremo tutto quanto in nostro potere per garantire che gli obiettivi che ci siamo prefissati possano essere raggiunti nel breve, medio e lungo termine.
De-escalation, cessate il fuoco, rilascio degli ostaggi, aiuti alla popolazione civile palestinese al fine di raggiungere l’obiettivo di due stati per due popoli.” Così il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani nella conferenza stampa di presentazione delle risultanze del G7 dei Ministri degli Esteri del G7 a Presidenza italiana di Capri.
“Non abbiamo -ha detto il Vicepremier e Ministro degli Esteri,Tajani- solo scattato una fotografia della situazione, abbiamo intrapreso un commento politico collettivo, ed è per questo dico che è stato un incontro molto positivo in cui il G7 si è impegnato in un ruolo politico per portare pace in Medio Oriente in linea con i nostri principi, naturalmente, e la difesa dei nostri valori. Pertanto, credo che possiamo guardare ottimisticamente, non forse ottimisticamente all’incontro, ma faremo tutto il possibile affinché questo documento diventi realtà.”
“Abbiamo – ha proseguito Tajani – ovviamente condannato l’attacco contro Israele da parte dell’Iran. È la prima volta che questo accade, e abbiamo invitato tutte le parti a impegnarsi per la de-escalation. Credo che questo messaggio, che proviene da così tanti paesi, possa essere recepito dalle varie parti coinvolte
una convergenza su tutte le più importanti questioni internazionali, dal Medio Oriente al Mar Rosso, alla situazione in Ucraina, ma anche alla situazione all’Indo-Pacifico.”
“Stamane – ha spiegato – abbiamo cambiato l’ordine dei lavori perché abbiamo deciso di affrontare subito la questione Israele-Iran, che era una intenzione prioritaria sul Medio Oriente, Io ho voluto subito che ci fosse un messaggio chiaro da parte di tutto il G7.”
“L’obiettivo politico del G7 – ha ribadito il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Tajani – si chiama de- Escalation. Abbiamo lavorato, lavoriamo e continueremo a lavorare ad essere protagonisti attivi per una de- escalation in tutta l’area del medio Oriente.
Abbiamo approvato due documenti conclusivi, uno che riguarda la situazione nel Medio Oriente, l’altro poi sulla situazione che riguarda l’Ucraina.”
“Abbiamo – ha aggiunto – anche deciso di fare in modo che la nostra collaborazione sia permanente, che ci sia un costante contatto giorno dopo giorno tra i nostri ministeri per uno scambio di informazioni, per fare delle scelte sempre più comuni su delle grandi questioni internazionali, compresa la disinformazione.”
“Direi – ha evidenziato il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Tajani – che è stata una riunione questa del G7 molto politica. Abbiamo ribadito l’esistenza di una strategia dei Paesi occidentali, dei Paesi più industrializzati che si riconoscono nei valori fondanti della democrazia, della centralità della persona, della libertà, dello Stato di diritto. Questo a dimostrazione che c’è un’unità basata su valori, non è soltanto un’unità di interessi. E’ soprattutto un’unità di valori, un’unità politica di una coalizione che ha una visione strategica per tutto ciò che accade nel mondo.”
“Abbiamo – ha dettagliato il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Tajani – condannato il recente attacco sferrato dall’Iran contro Israele. Il G7, come è possibile leggere nel documento – sosteniamo la sicurezza di Israele, ma invitiamo anche tutte le parti a lavorare per evitare una escalation, parole testuali. Il G7 lavorerà per questo risultato. Noi, è scritto, vogliamo continuare a lavorare per stabilizzare la situazione, evitare una escalation e chiediamo a tutte le parti di dare un positivo contributo per questo sforzo collettivo. Chiediamo all’Iran di cessare il rapporto con Hamas, di non supportare Hezbollah. Non è esclusa la possibilità di adottare sanzioni, altre misure in risposta a quello che è accaduto, ma anche in quello che potrebbe accadere con azioni destabilizzanti. Per quanto riguarda Gaza, abbiamo ribadito il nostro impegno a favore del Cessate – il fuoco immediato e sostenibile per garantire il rilascio degli ostaggi e per garantire, altresì, l’arrivo di beni e alimenti per la popolazione civile palestinese. A questo proposito c’è stato riconoscimento da parte di tutto il G7 ed è inserito nel documento conclusivo il lavoro italiano per il progetto di Food for Gaza, che abbiamo presentato, è stata da tutte riconosciuta come strumento di pace in questa area difficile. Abbiamo ribadito anche il no all’offensiva militare israeliana a Rafah e continuiamo a ribadire che il nostro obiettivo è quello di avere due Stati per due popoli.”
“Per quanto riguarda il Mar Rosso, – hss ha proseguito Tajani -la sicurezza tra la navigazione e le ripercussioni sulle rotte commerciali è per noi una priorità e l’operazione dell’Unione Europea, Aspides, agisce in stretta collaborazione con Prosperity Guardian e sta continuando le sue attività a favore delle navi mercantili in transito. Come vi ho detto, continueremo a seguire minuto per minuto, giorno per giorno, l’evoluzione della situazione in continuo e costante e forte coordinamento tra i Paesi del G7.
“Per quanto riguarda l’Ucraina, come sapete abbiamo invitato il Ministro Kuleba Lavoriamo -ha spiegato- per trovare le forme migliori per continuare a sostenerer Kiev. Abbiamo concordato che e’ necessaria una relazione coordinata urgente presso i partner globali in vista del vertice sulla Pace di metà di giugno. La presidenza italiana intende inoltre rinnovare la collaborazione con l’Africa. Abbiamo invitato a partecipare al G7 come ospite esterno il ministro degli Esteri della Mauritania, Paese che ha quest’anno la guida dell’Unione Africa. Abbiamo posto il Sahel al centro dell’agenda G7 e come sapete il continente africano, nell’agenda politica dell’Italia rappresenta una priorità. Come è noto c’è il piano Mattei, ne abbiamo parlato ed è stato apprezzato dai nostri amici africani. E anche su questo c’è la voglia di svolgere un ruolo importante da parte di G7.
Per l’Africa, ho voluto ribadire che va risolto a livello internazionale con una soluzione strutturale che agisca sulle cause di fondo per il tema delle immigrazioni. Ho voluto che nella parte del comunicato relativa alle Migrazioni Legali si sottolineasse l’importanza di regolarle in base alle decisioni di ognuna delle legislazioni nazionali dello Stato di destinazioni che vorranno prendere, utilizzando il termine National Sovereign Regulations. Altro tema che abbiamo affrontato dopo avere ampliamento discusso sulla situazione del Medio Oriente, è stato quello della Regione dell’Indo Pacifica. Abbiamo lavorato per la stabilità. E’ una regione prioritaria per gli equilibri dei politici, per il commercio mondiale. Vogliamo preservare la stabilità internazionale, vogliamo mantenere i nostri interessi. Riguardo alla Cina, è un interlocutore indispensabile per affrontare le sfide globali e gli scenari di crisi. Abbiamo parlato di disinformazioni. Come vi ho annunciato abbiamo firmato un protocollo d’intesa.”