Intesa Sanpaolo promuove negli USA il ruolo strategico dei porti italiani nel Mediterraneo, attraverso la Zona Economica Speciale Unica del Mezzogiorno e le Zone Logistiche Semplificate del Centro Nord, con l’obiettivo di attrarre investimenti esteri nel sistema infrastrutturale italiano.
Per favorire l’interazione con operatori statunitensi, Intesa Sanpaolo ha coordinato, in particolare, una missione a New York coinvolgendo imprese italiane e statunitensi, Autorità di Sistema Portuale e operatori leader della logistica e del trasporto via mare.
La missione a New York è stata organizzata insieme a The Propeller International Clubs e SRM Studi Ricerche Mezzogiorno  collegato ad Intesa San Paolo,  confermando il ruolo di Intesa Sanpaolo come aggregatore tra mondo imprenditoriale e istituzioni pubbliche.
Si tratta della prima missione italiana di ZES e ZLS negli Stati Uniti ed è solo l’ultima tappa di un Roadshow internazionale che Intesa Sanpaolo ha già portato in Germania, negli Emirati Arabi Uniti e in Cina per la promozione del sistema Paese all’estero.
Gli Stati Uniti sono  il primo partner italiano per interscambio marittimo, con un valore pari a circa €54,8 miliardi, di cui 42 per le esportazioni.
Il Mediterraneo, secondo le analisi di SRM continua a essere un’area strategica per l’economia mondiale: rappresenta il 20% del commercio via mare globale, il 27% delle rotte container e il 30% del traffico energetico (oil & gas).
L’economia del mare, con la sua filiera, genera un valore aggiunto diretto pari a €59 miliardi, con la presenza di oltre 227.000 imprese (dati al 2022).
Portualità e shipping sostengono un import ed export marittimo italiano pari a quasi €340 miliardi (dati al 2023).
Inoltre:
* a Nord, i porti della Liguria (Genova e La Spezia) e quelli di Venezia e Trieste rappresentano la via di accesso non solo per il Nord Italia ma anche verso il Centro Europa coprendo una delle aree a più alto tasso di sviluppo e PIL del mondo
* nel Mezzogiorno, i porti sono più orientati alla dimensione energetica e quali hub logistici di connessione con il Nord Africa e il Mediterraneo.
Le ZES hanno la capacità di stimolare alcuni dei principali indicatori economici di un territorio: secondo stime di SRM, possono incrementare l’export fino al 4% annuo, il traffico portuale container fino all’8,4% e le risorse pubbliche investite possono attivarne il doppio da privati.
Per sostenere lo sviluppo dell’economia marittima e del sistema portuale italiano, Intesa Sanpaolo ha già erogato €6 miliardi di finanziamenti dei 10 complessivamente messi a disposizione per nuovi insediamenti produttivi, ampliamento e ammodernamento di quelli esistenti e investimenti nel settore energetico nella ZES e nelle ZLS.
Inoltre, Intesa Sanpaolo mette a disposizione strumenti quali:
* Advisory specializzata per accompagnare le imprese nell’accesso a bandi nazionali e internazionali
* Prodotti e servizi a sostegno degli accordi strategici di filiera con le principali filiere logistiche del territorio anche attraverso il “Programma #SviluppoFiliere”
* Attività di promozione sul territorio, attraverso l’organizzazione – con principali imprese logistiche e autorità portuali – di eventi fisici e virtuali per ingaggiare imprese/investitori e sensibilizzare la clientela alle opportunità disponibili, anche grazie alla collaborazione con SRM – Centro Studi collegato a Intesa Sanpaolo specializzato in trasporti marittimi e logistica
* Accordi di collaborazione con i rappresentati istituzionali della ZES del Mezzogiorno, delle ZLS del Centro Nord e delle principali autorità portuali con la finalità di favorire lo sviluppo dei territori