Napoli città di eccellenze, culla del made in Italy ma soprattutto la grande tradizione del food. Settore di punta la Pasticceria che in città raggiunge il diapason dei piaceri della gola. La pasticceria napoletana ha numeri straordinari: 800 esercizi, 2400 addetti con un giro d’affari complessivo di oltre 50 milioni di euro. Tra i brand più affermati e conosciuti spiccano anche le attività storiche, quelle realtà imprenditoriali che da oltre un secolo incantano i palati di turisti e residenti. Tra questi, proverbiale e rinomatissima è la Pasticceria Agrillo che da 4 generazioni produce e commercializza una pasticceria sopraffina fatta di prodotti freschissimi a km 0.  Una realtà importante che a Napoli si impone proprio per le sue produzioni storiche e per la genuinità dell’intera filiera che ha condotto l’azienda ad imporsi anche sui marchi più blasonati.  “Ha cominciato mio nonno nel 1924 – sottolinea Pasquale Agrillo, titolare dell’omonima pasticceria – e adesso l’azienda la porto avanti insieme ai miei fratelli Francesco e Ciro. Noi siamo alla terza generazione, ma siamo già in grado di dire che c’è la quarta che scalpita per poter portare innovazione alla nostra bella realtà”. Pasquale Agrillo, per gli amici Lino, ha poi continuato: “Portiamo avanti la nostra tradizione con delle produzioni speciali come torte, profiterole, tortini con le fragole di bosco, babà alla crema, e tante altre specialità che da noi vengono preparata sempre allo stesso modo come 100 anni fa: tanta passione e prodotti freschissimi in una filiera praticamente a km 0”. Agrillo senior ha poi concluso: “ Da mio nonno a mio padre, e adesso a noi fratelli ma suppongo anche con l’innesto della IV generazione, la pasticceria Agrillo resterà un punto di riferimento  per la nostra clientela, ma non solo, anche per tutte quelle persone che capitano qui per caso e si innamorano dei nostri prodotti”.  Fa eco al padre il figlio di Pasquale Agrillo, Luca, la quarta generazione che ha sottolineato: “Napoli è una città che tende a non dare molte possibilità ai giovani, ma la nostra storica realtà va al di la di tutto, la portiamo nel cuore, ed io e i miei fratelli e cugini, continueremo il lavoro che oggi mio padre ed i miei zii stanno facondo con grande sacrifici e lavoro. Loro sono il nostro spirito guida e con il loro esempio e nel ricordo del bisnonno fondatore riusciremo a portare questa azienda ad una evoluzione sostenibili sempre attraverso un lavoro di squadra”.  Uno spunto importante di riflessione anche da Mariano Agrillo, figlio di Francesco, anche’egli quarta generazione: “Con noi parete la quarta generazione di questa stirpe di pasticceri, e una delle novità che vorremmo portare, in accordo con i miei cugini, è l’apertura oltre il confine partenopeo. Penso sia importante – ha sottolineato Mariano Agrillo – pensare a punti vendita nel resto dello stivale, ma anche con un occhio all’internazionalizzazione del prodotto, che con le nuove tecnologie, è possibile trasferire in altri Paesi con la stessa freschezza con il quale si produce”. “La nostra peculiarità e di conseguenza la nostra forza – ha rimarcato Mario Agrillo, figlio di Ciro Agrillo – è quella di avere un’unica sede a Napoli, di avere una produzione diretta nel retrobottega, cn un’attenzione maniacale al singolo prodotto che quotidianamente viene portato all’attenzione dell’avventore. Molte altre realtà del territorio – ha tenuto ha specificare il giovane Mario Agrillo, anch’egli quarta generazione – hanno industrializzato la produzione, perdendo quelle caratteristiche peculiari di un prodotto che va pensato con amore e dedizione, prima di trasformarlo in uno sweet-moment di tutti i nostri clienti”. Il plusvalore della Pasticceria Agrillo è proprio quel rapporto intimo tra la produzione e la clientela, tra il laboratori ed il bancone dove le prelibatezze vengono esposte, una km0 che in effetti è un ‘metri 0’., per essere più precisi. Ma i numeri della pasticceria napoletana sono destinati ad aumentare grazie anche all’enorme afflusso turistico che in questo periodo ha trasformato la città in una delle mete prescelte dal mondo intero.