NAPOLI – Per la riorganizzazione delle partecipate, uno degli impegni chiave assunti dalla attuale Amministrazione di Palazzo San Giacomo col Patto per Napoli, siamo finalmente in vista della svolta. Le aziende coinvolte sono nove: Anm, Asia, Mostra d’Oltremare, Abc Acqua Pubblica, Caan, Napoli Holding, Napoli Patrimonio, Napoli Servizi, Terme di Agnano. Per ciascuna di queste sarà nominato un direttore generale, ossia un manager esterno scelto dal Sindaco Manfredi, sulla base di una rosa di nomi indicata da una società internazionale, la Randstad. Il direttore generale dovrà elaborare un piano di rilancio da porre all’approvazione di un Consiglio di Amministrazione. Vi sono note più o meno critiche nelle aziende in questione, alcune in particolare, come il Caan, necessitano di un profondo risanamento finanziario. In ogni caso, quello della Giunta comunale è un percorso obbligato, visto che solo a fronte di adempimenti di questo genere sono stati concessi i fondi, pari a 1,26 miliardi, del Patto per Napoli. L’auspicio è che le scelte del primo cittadino siano oculate e alla base di un concreto rinnovamento, a vantaggio sia dell’equilibrio di bilancio che della qualità della vita dei napoletani.