Napoli, 10 luglio 2024 – Sono stati approvati all’unanimità dall’Assemblea dei soci del DAC, il Distretto Aerospaziale della Campania, il bilancio di esercizio finanziario e il bilancio di sostenibilità sociale del 2023. Contestualmente sono stati eletti, sempre all’unanimità, gli organi societari. Luigi Carrino, è stato riconfermato alla guida del distretto campano dell’aerospazio in qualità di presidente. Il nuovo consiglio di amministrazione è espressione dei settori industriali differenti che operano nel DAC ed è espressione del mondo della ricerca. Ne fanno parte:
1.Giuseppe Mitola, Leonardo Company, Responsabile della ricerca agevolata e responsabile dei rapporti con i Distretti, espressione del settore dell’aviazione commerciale;
- Daniele Di Maio,Responsabile Finanza Agevolata di Geven Spa, espressione del settore aeronautico
- Stefano Beco, Responsabile ricerca finanziaria di Telespazio, espressione del settore Spazio e vettori
- Gianni Lettieri, Presidente di Atitech
- Salvatore Borrelli, Direttore Spazio e Responsabile Partecipate del CIRA
- Amedeo Fogliano, CFO di Tecnam Spa
- Antonio Viviani, Ordinario di Ingegneria Aerospaziale e Meccanica dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli
- Raffaele Savino, Ordinario di Fluidodinamica dell’Università Federico II di Napoli
L’Assemblea dei Soci è stata aperta dai saluti del presidente del CIRA, il Centro Italiano di Ricerche Aerospaziali, Antonio Blandini, che ha espresso ammirazione per il lavoro svolto dal presidente Luigi Carrino, sia sul piano dell’eccellenza scientifica che manageriale. “Il DAC è un distretto di eccellenza sia per il settore aeronautico che per il settore spaziale – ha detto Blandini – Il CIRA, è impegnato affianco del DAC con il suo socio di maggioranza CNR, e vuole continuare ad esserlo. Partecipiamo a questo progetto di sinergia e siamo a disposizione delle imprese del DAC per le attività di comune interesse”.
Luigi Carrino ha sottolineato come l’elevata qualificazione dei professionisti che operano al CIRA e le attrezzature all’avanguardia fanno di questo centro di ricerca aerospaziale un motore di sviluppo e che consentirà di raggiungere nuovi obiettivi grazie alle sinergie e alle progettualità con il DAC.
“Essere in rete e fare sinergia – ha detto il presidente del DAC, Luigi Carrino è un’esigenza imprescindibile per essere competitivi. Questa caratteristica ci consente di essere consapevoli, resilienti e lungimiranti. L’aerospazio è nato a Napoli, è il riconoscimento di una storia, di un primato di una importante eredità ma è importante anche essere consapevoli di tutto questo e del valore che esprime il DAC, in Campania e nel paese Italia. La propensione a innovare è uno dei motivi di forza del Distretto”. Luigi Carrino ha poi illustrato le attività e i promettenti progetti che il DAC sta portando avanti.
La filiera produttiva aerospaziale rappresenta uno dei segmenti industriali più rilevanti e a maggior capacità di espansione per la Campania, rivestendo un ruolo di primissimo piano per contenuti tecnologici innovativi, competenze scientifiche, capacità di export, numero di occupati all’interno del sistema economico regionale. L’effetto endogeno della filiera della manifattura aerospaziale è il più alto di qualunque altro settore manifatturiero. Il volume d’affari dell’aerospazio in Campania è stimato in 2.8 miliardi di euro, con oltre 13.000 dipendenti diretti (55.000 considerando anche i lavoratori indiretti dell’indotto). Questo consente alla nostra regione di contribuire significativamente alle esportazioni nel settore aerospaziale, rappresentando circa un quarto del totale nazionale. Si pensi che nel campo dell’aviazione commerciale, la Campania detiene circa il 70% dell’export nel settore aeronautico civile. L’aerospazio della Campania ha visto crescere nel 2022 le proprie esportazioni internazionali del 20 per cento, un dato superiore a quello italiano del 19 per cento e ben oltre il 14 per cento della media del Sud del Paese. Il saldo è positivo, l’export dell’aerospazio campano rappresenta il 459% dell’import, contro il 210% della media italiana e il 238% del Sud. “L’aerospazio della nostra regione esporta in ben 88 paesi del Mondo – ha sottolineato Luigi Carrino – La nostra manifattura è importante ma la manifattura aerospaziale è straordinariamente importante. Questa regione ha una elevata specializzazione nel settore aerospaziale e esportiamo molto più di quello che importiamo. Bisogna tener conto che per ogni 100 euro di valore aggiunto attivato dalla produzione aerospaziale sul territorio, l’effetto endogeno, cioè ciò che resta per la ricchezza della regione, è pari a 94,1 €, dato ben superiore a qualsiasi altro settore.