Il Movimento “Ce Avite Accise a Salute” auspica che le professionalità assunte dalla Regione Campania nel comparto sanitario possano essere immediatamente utilizzate per la riapertura del Pronto Soccorso di Boscotrecase. E’ questa la richiesta da parte del Movimento alla notizia che lunedì prossimo saranno stabilizzate dalla Regione Campania circa 150 unità nel comparto sanitario e che queste seguono alle circa 650 assunzioni dei mesi scorsi.
Ci avevano detto che il pronto soccorso di Boscotrecase non poteva riaprire in quanto manca il personale sanitario idoneo che, a quanto pare, invece è già stato assunto e verrà assunto nei prossimi giorni; per questa ragione rivolgiamo un appello alla Regione Campania e al Presidente Vincenzo De Luca affinché impieghi i professionisti sanitari per la riapertura della struttura sanitaria chiusa da ormai 4 anni.
È fondamentale per un territorio privo di un ospedale, indispensabile sia alla popolazione residente che per l’enorme afflusso di turisti, che le risorse umane e finanziarie vengano indirizzate verso interventi concreti che migliorino l’assistenza sanitaria nella zona così come richiesto dai tanti cittadini che nei mesi scorsi sono scesi in piazza dopo i tragici eventi che hanno causato la perdita di vite umane a causa dell’assenza del Pronto Soccorso nell’ospedale di Boscotrecase.
Molto probabilmente nelle 150 assunzioni non c’è il personale necessario per la riapertura del pronto soccorso di Boscotrecase, per questa ragione sembra che questo annuncio sembra essere una presa in giro per chi da anni si sta battendo per il diritto fondamentale alla salute e che ritiene che debbano essere messe in campo tutte le risorse disponibili senza balletti di responsabilità tra regione e governo.
La riapertura del Pronto Soccorso di Boscotrecase è fondamentale – per i cittadini e i turisti – e richiede personale qualificato di cui ancora non si prevedono le assunzioni o non è previsto lo spostamento da altre strutture, ma nello stesso tempo chiediamo anche che siano indirizzate risorse finanziarie per la gestione della struttura, attrezzature mediche e un piano organizzativo che garantisca la sostenibilità e la qualità del servizio nel tempo.
Non è più tempo di spot propagandistici – siamo contenti per la stabilizzazione del personale sanitario – ma è giunto il tempo di ristabilire le giuste priorità per salvaguardare la salute pubblica nel territorio vesuviano