A 50 anni dalla strage dell’Italicus, che causò 12 morti e decine di feriti, ancora non siamo giunti all’accertamento delle responsabilità benchè l’attentato fosse stato rivendicato da Ordine nero (organizzazione fascista dell’epoca).
Fa male verificare dopo tanto tempo che le vittime vengano considerate un numero e non delle persone in carne ed ossa la cui vita è finita così, all’improvviso, per un attentato stragista e fascista.
Il negazionismo di oggi è ancor peggio del depistaggio di ieri: rappresenta un vulnus della democrazia a cui non vogliamo abituarci nonostante gli sforzi compiuti in questa direzione dall’attuale Governo. Del resto se il Presidente del Senato, commentando l’aggressione fascista a Torino ai danni di un giornalista de La Stampa, dichiara che “sarebbe opportuno che i giornalisti si facessero riconoscere mentre sono in servizio” onde evitare aggressioni che, diversamente, sarebbero evidentemente giustificabili, vuol dire che siamo tornati indietro di un secolo. Confidiamo nello spirito democratico ed antifascista che ancora è presente nella popolazione italiana, per chiedere la desecretazione di tutti gli atti riguardanti le stragi di Stato. E’ un dovere morale verso le vittime e verso la democrazia.
Mario Esposito (ex consigliere regionale Campania)
Francesco Di Mauro (ex consigliere comunale Napoli)