L’Abbac nelle scorse settimane ha chiesto ed ottenuto dalla Regione l’invio di un’ulteriore circolare inviata ai Suap comunali per accelerare il rilascio dei codici regionali. In ritardo molti enti locali compreso il Comune di Napoli, sommerso dalle pratiche per locazioni brevi, a seguito della legge regionale, proposta dall’Abbac, per obbligare i gestori al rispetto dei requisiti urbanistici. Con apposita circolare, la Regione Campania, ha confermato l’adesione alla banca dati nazionale, per il rilascio del Cin, il codice identificativo che ogni struttura ricettiva deve possedere per essere in regola. “Abbiamo lavorato in questi mesi, perché la Campania si adeguasse come le altre regioni all’obbligo di aderire alla banca dati nazionale – dichiara il presidente Abbac Agostino Ingenito – Questo consente di rispondere alle esigenze di garantire la piena legalità di tutte le strutture ricettive nel rispetto degli operatori in regola e dei consumatori, contro abusivismo e speculazioni.” Dal giorno della pubblicazione dell’avviso i titolari o gestori delle strutture ricettive e delle attività di locazione breve avranno 60 giorni per collegarsi alla piattaforma nazionale e richiedere il CIN, accedendo tramite SPID o CIE e inserendo i dati richiesti dal sistema. Il Ministero del turismo pubblicherà sul proprio sito istituzionale una Circolare esplicativa delle modalità di accesso alla piattaforma e di compilazione. Per il rilascio del CIN, oltre ad inserire i dati minimi obbligatori, la piattaforma nazionale del Ministero (https://bdsr.ministeroturismo.gov.it/) richiede che lo Spid del richiedente sia associato al codice fiscale o alla partita iva della struttura ricettiva o dell’attività di locazione breve. Il Servizio è destinato all’aggiornamento e alla verifica dei dati presenti nella Banca dati regionale delle strutture ricettive (alberghiere, extralberghiere e all’aria aperta) e delle attività di locazione breve di cui al D.L. 50/2017, dove i titolari/gestori delle strutture ricettive e delle attività di locazione breve potranno associare il codice fiscale o la partita iva di ogni struttura al richiedente CIN e indicare anche eventuali delegati, oltre a completare eventuali informazioni mancanti. I titolari o gestori delle strutture ricettive e delle locazioni brevi potranno, pertanto: 1. accedere alla piattaforma regionale di servizi digitali all’indirizzo https://servizidigitali.regione.campania.it/StruttureRicettive con Spid/CIE inserire nell’apposito campo il proprio CUSR (Codice Unico regionale delle Strutture Ricettive). Per quanti non in possesso del codice CUSR si rimanda ai SUAP del Comune ove è ubicata l’attività per il rilascio dello stesso; 3. verificare ed eventualmente completare i dati della struttura ricettiva/locazione breve presenti sul database regionale; 4. inserire il nominativo e codice fiscale di eventuale delegato autorizzato a gestire i dati per proprio conto. I dati delle strutture ricettive e delle locazioni brevi, così aggiornati e completati, saranno trasmessi alla Banca Dati Nazionale delle Strutture Ricettive del Ministero del Turismo. Il CIN potrà successivamente essere acquisito collegandosi alla piattaforma nazionale (https://bdsr.ministeroturismo.gov.it/) e accedere con lo Spid/CIE del soggetto titolare/gestore della struttura o eventualmente delegato e inserire i dati richiesti dalla piattaforma Ministeriale. L’intento della Regione è di semplificare l’applicazione delle disposizioni nazionali inerenti l’attribuzione del Codice Identificativo Nazionale e tutelare la leale concorrenza; pertanto il comune impegno di Amministrazioni locali e Associazioni di settore diviene fondamentale per diffondere le informazioni e assicurare il rispetto delle normative, contribuendo a contrastare le forme irregolari di ospitalità. Ai Comuni si raccomanda celerità nell’assegnazione dei codici regionali CUSR alle strutture ricettive e alle attività di locazione breve per permetterne l’identificazione a livello regionale e la successiva richiesta di acquisizione del codice identificativo nazionale CIN.