Lo scorso 20 agosto un tassista aveva ritrovato Ciro Bianco, nella Galleria Laziale, a terra sul margine destro della careggiata, dolorante ed in stato confusionale, mentre il ciclomotore era riverso sulla fiancata al centro della corsia. Nonostante l’immediato intervento della Polizia Locale di Napoli e dell’ambulanza del 118 che aveva trasportato l’uomo al pronto soccorso del Cardarelli, alle 15,00 veniva registrato il suo decesso.
Il personale dell’Infortunistica Stradale della Polizia Locale ha svolto in questi giorni complesse indagini, nella convinzione che qualche altro veicolo poteva essere stato coinvolto nel sinistro. I danni riscontrati sul ciclomotore e la tipologia di ferite riportate dal conducente del motoveicolo lasciavano dubbi sull’iniziale dinamica ipotizzata della caduta autonoma.
Sul posto sono stati rinvenuti, inoltre, frammenti riconducibili ad altro autoveicolo diverso dal ciclomotore. Sono state acquisite le immagini di video sorveglianza di molte attività commerciali presenti nella zona dell’incidente e dai primi riscontri è emerso che un altro autoveicolo aveva imboccato la galleria laziale subito dopo il ciclomotore.
La stessa auto è stata poi ripresa all’uscita della galleria con evidenti danni che prima non aveva. Sono state acquisite quindi anche le immagini di video sorveglianza degli esercizi commerciali presenti nelle ipotetiche vie di fuga. Sono stati visionati dal personale dell’Infortunistica Stradale molti filmati delle diverse telecamere individuate in zona allo scopo di raccogliere particolari utili all’individuazione del veicolo in fuga. Una ulteriore criticità è stata quella di rintracciare i titolari degli esercizi commerciali chiusi per ferie, la cui collaborazione si è rilevata essenziale.
Le indagini hanno, infine, avuto un’importante svolta consentendo la precisa individuazione dell’autoveicolo ripreso proprio durante il percorso utilizzato per allontanarsi dal luogo del l’incidente, e dopo un’attenta ed accurata attività investigativa, condotta con il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, il personale dell’Infortunistica Stradale della Municipale lo ha rintracciato.
Il veicolo presentava infatti danni compatibili con la dinamica ricostruita dalla polizia locale ed i frammenti rinvenuti sul luogo del sinistro combaciavano perfettamente con quelli mancanti sulla carrozzeria.
Il conducente omissivo, un ottantenne napoletano, è stato identificato e deferito all’Autorità Giudiziaria per omicidio stradale, la patente gli è stata ritirata e l’autoveicolo sottoposto in sequestro.
Soddisfazione è stata espressa dalla Procura della Repubblica per l’ottima attività investigativa e per aver individuato in tempi brevi il responsabile dell’investimento.