Auguri Presidente De Laurentiis ! Non per i 20 anni di presidenza col “suo” Napoli – il ventennio è un anniversario che non mi è mai piaciuto e inoltre mi sa che festeggiarlo ha già portato sfiga a qualcuno cui Lei, con dovute proporzioni, somiglia per il modo con cui in questi anni ha “governato” il Napoli e il suo popolo – ma per questa stagione e quelle future che, sembra voglia affrontare in maniera certosina, discreta, lasciando realmente a esperti la gestione di una “res”, che certo non è pubblica, il Napoli quale S.p.a., ma coinvolge “pubblicamente” e “democraticamente” milioni di appassionati.
Il dramma sportivo ma anche economico finanziario della passata stagione devono averla colpito molto profondamente e duramente se ha di colpo invertito la rotta seguita per 20 anni che tante soddisfazioni economiche, ma non solo, le ha dato. Tanti anni passati a studiare, capire il calcio per far bene e in una sola stagione, quella passata, accorgersi di aver capito poco o di aver sbagliato…molto, dopo uno scudetto vinto. L’ affaire Osimhen spero le abbia aperto definitivamente gli occhi. Pensava di aver fatto bingo con il contratto milionario “amichevole” e la clausola risolutiva…Ne è rimasto prigioniero e il prestito al Galatasaray è stato il male minore per non perdere, come si dice a Napoli, “Filippo e o’ Panaro”. Li è venuta fuori la sua troppa bontà nei confronti di un giocatore senza riconoscenza per Lei e per il Napoli e i napoletani. È stato Troppo…buono con chi avrebbe dovuto essere riconoscente con Lei e il Napoli anche oggi. Osimhen s’è dimostrato quello che oggi sono i calciatori: personaggi mediocri che vanno dove li porta non il cuore ma il mero interesse personale. Però se devo muoverle un appunto in questi 20 anni, Lei s’è sempre comportato da presidente imprenditore più padre- padrone che pater familias quasi mai riuscendo a creare un feeling profondo con i suoi giocatori fidelizzandoli al massimo con. il club. Unica eccezione, Marek Hamsik, un vero signore, e,forse, un po’ Dries Mertens rapito da Napoli. Altri giocatori, altra classe ma soprattutto altra intelligenza.Facile e vantaggioso per Lei tenerli tanti anni per cementare il gruppo. Per il resto Lei è sempre stato uno che i giocatori li prende e li rivende. Da Re delle plusvalenze come è stato definito. E comprando e vendendo in questi 20 anni ha avuto anche tempo e fortuna di vincere 1 scudetto, 3 Coppe Italia, 1 Supercoppa italiana, partecipando per 13 anni consecutivi alle Coppe Europee. Mi permetto di dire, forse un po’ poco rispetto a ciò che avrebbe potuto e dovuto fare in certi momenti per vincere. Però ha sicuramente guadagnato tanto unitamente al suo CdA di famiglia( Moglie, 3 figli, genero e l’ AD Filmauro Chiavelli). Si può e si deve fare di più d’ ora in avanti per società, squadra e pure un po’ per i tifosi. Con i fatti, però, non a parole e da visionario. Lo ricordiamo il Napoli prima modello Arsenal e poi Barcellona…lo stadio da costruire in mezzo al Golfo, la Scugnizzeria e via dicendo fino allo stadio da fare a Bagnoli e 12 campi d’ allenamento con foresteria per la società. Niente Bagnoli e niente sogni ma, come dice una pubblicità, “solide realtà”.
Il Maradona da restaurare e modernizzare, un centro sportivo che diventi la casa fissa dei giocatori e un settore giovanile, il vero futuro del club, da rifondare e potenziare investendo sui giovani del Sud.
Il disastro della scorsa stagione, per dirla alla Bartali ” L’ è tutto sbagliato, l’ è tutto da rifare” , forse le è servito. Da uomo intelligente ha capito ed ha agito di conseguenza, da imprenditore. Perché questo All-in – anticipato da chi scrive in un articolo del 23 aprile scorso- è un atto dovuto per evitare il collasso e rilanciare l’ impresa Napoli. Brutto farlo ma mi auto cito riportando parte di quell’ articolo scritto quando tutto era in alto mare e buio pesto: ” Raddoppiare gli sforzi per creare subito una governance credibile e competente per un mercato intelligente e di prospetto con un mix di gioventù ed esperienza che convinca a rimanere anche quei giocatori,e sono parecchi, che vogliono andare via perché scontenti…rischiare tutto assumendo un tecnico prestigioso e costoso (Conte ndr) facendo un mercato milionario e accontentarlo senza avere certezze del risultato finale?”.
Per la prima volta, dopo 20 anni, Le riconosco di aver fatto una scelta coraggiosa, non priva di rischi ma affidandosi a gente competente e non solo di campo.
So anche che lo ha fatto in primis per interesse personale, ma l’ arrivo di Conte è stato un passo importante se, come Le auguro, oltre al risultato sportivo e economico che raccoglierà alla fine della stagione, confermerà anche il programma di Conte che le ha pure indicato la strada per i prossimi anni per un Napoli, club e squadra, sempre più internazionali: squadra con basi solide, che già ci sono, da migliorare ogni anno con 1/2 innesti mirati e di qualità e, aggiungo, un centro sportivo al livello dei top club. La vedo, nonostante il silenzio, pronto alla battaglia. I fatti, per ora, parlano per lei. Per questo, anche da vero tifoso azzurro, Le auguro anni di successi ancora più numerosi, accompagnati da un silenzio n’cantatore da presidente e imprenditore e un po’ anche tifoso della sua squadra per ristabilire un feeling duraturo con i tifosi azzurri. Per altri 20 anni!!