Luigi Ieno è nato a Casoria nel 1971 da Maria Pia ed Eduardo, entrambi napoletani. Ha sempre amato la musica e la scrittura, nonostante abbia condotto studi scientifici. È laureato in Scienze Biologiche ed è specialista in Biochimica Clinica e Biologia molecare clinica. Può anche vantare, nella sua carriera universitaria, di comparire in quattro pubblicazioni scientifiche. Attualmente ricopre il ruolo di Dirigente Biologo presso il distretto 59 ( Sorrento, Sant’Agnello e Vico Equense) dellASL3. Questa raccolta di poesie è la sua opera prima.
 

Quando è avvenuto l’incontro con la scrittura e in particolare con la Poesia?

<< Sono figlio di una famosa scrittrice napoletana, Maria Pia Antinolfi, autrice di numerosi libri di poesie e racconti. Nella mia famiglia si è sempre ascoltato buona musica ed ho trovato naturale avvicinarmi alla poesia. Ne ho sempre letta tanta >>

Che valore ha per Lei la Poesia?
<< Credo nel potere delle parole in quanto suoni ed in quanto portatrici di significato. Scrivo per stare meglio, per lasciare una impronta del mio passaggio >>
Oggi, nella società attuale, secondo Lei si leggono ancora le Poesie?
<< La poesia viene letta molto poco, anche dai lettori più assidui. È una forma letteraria forse di nicchia, ma per me ha un grande potere evocativo. Amo gli autori ermetici come Ungaretti, Montale e Quasimodo. ‘e come portati via si rimane’ , scrive Ungaretti. Amo proprio questo ‘sollevarsi’ che la poesia può trasmettere >>
21 imprevisti è il titolo della sua raccolta di poesie. Cosa l’ha spinta a creare questa raccolta?
<<  Scrivo da 30 anni ed a prescindere dalla qualità delle mie poesie, ho deciso di raccogliere in un libro, le mie poesie preferite in ordine cronologico. Ne ho raccolte 21… La poesia nella vita che viviamo può essere un imprevisto, un rallentamento piacevole o meno, nelle giornate stressanti che viviamo. Mi piace l’idea che chi legge il mio libro, possa dedicarsi una pausa… imprevista. Il libro è dedicato a mia madre >>
Quali tematiche condivide con i lettori attraverso le Sue poesie?
<< Ho sempre scritto di me e per me. Credo che i temi del mio libro siano comuni a tutti: gli affetti più cari ed intensi come i figli, i genitori; poi ovviamente l’amore che col tempo si vive in maniera più matura. Ho dedicato il libro infatti, oltre che a mia madre, anche ai miei figli ed alla mia compagna >>
Come mai ha deciso di ordinarle cronologicamente? C’è un motivo particolare dietro questa scelta?
<< Una sera, dovendo pubblicare la mia prima raccolta di poesie, ho deciso di ordinare cronologicamente quelle che per me, con la maturità dei 50 anni, avevano maggiore dignità di stampa. Vorrei che il lettore percepisse una maturazione dello stile e dei temi trattati. C’è comunque tutta la mia vita nel libro: dal rapporto difficile con un papà importante, fino alla delusione per un matrimonio finito, passando per la gioia e le preoccupazioni di essere genitore >>
Il titolo del libro, 21 imprevisti, è molto evocativo. Cosa rappresenta per lei la parola “imprevisto”?
<< L’imprevisto è come dice John Lennon, ciò che accade mentre si pensa ad altro. Poi la vita  senza imprevisti non avrebbe neanche senso >>
Cosa vuole rappresentare la copertina del libro e da chi è stata realizzata?
<< Chiesi un giorno a mia figlia di disegnare qualcosa. Quando poi lei seppe il motivo prese l’impegno in modo molto professionale. La foto ritrae il Vesuvio, ormai dipinto da tanti artisti napoletani. Mia figlia però vive in Sicilia con la madre. Il suo disegno mi inorgoglisce molto. I miei figli, seppur lontani, sono molto attratti da Napoli e la napoletanità >>
C’è una poesia tra le ventuno che considera particolarmente rappresentativa del suo percorso?
<< Sicuramente ce ne sono tante. Innanzitutto l’ultima, dedicata a mia madre, scritta in napoletano. Poi c’è una poesia recente (Terra nera) dedicata alla mia amata Sicilia e tradotta anche in siciliano, lingua splendida. Poi c’è una poesia chiamata “In cammino” dove parlo di me e di come intendo la vita. Una delle poesie con più temi però è senza dubbio quella scritta in occasione dei 20 anni dal primo scudetto del Napoli (10-05-2007) in cui ricordo la gioia di quegli anni in cui andavo con mio padre allo stadio, ed era uno dei momenti in cui il nostro rapporto era molto intenso. Mio padre Eduardo è stato un grande uomo, io un figlio difficile. La poesia è la seguente:
10/05/1987 (2007) 
Vint’anne fa
eppure pare aiere,
o forse nun è mai succieso
c’aggio stregnuto ‘o cielo
mmiez’ e mmane.
Je m’allicordo ‘e ‘na alleria
cu mille facce, ma ‘na voce sola.
Alluccavo forza Napoli,
forza Diego, forza ammore
e papà ce steve ancora.
Ha già in mente qualche progetto futuro?
<< Pubblicherò ancora, spero con una casa editrice, perché il mio libro è autoprodotto, grazie alla piattaforma Amazon. Infatti non può essere acquistato nelle librerie, ma solo online. Ho già scritto alcune poesie che ho intenzione di inserire nel prossimo libro. Per il resto voglio continuare la mia vita da persona fortunata. Sono Dirigente Biologo in ASL3. Faccio il lavoro dei miei sogni >>
Ci saluta con un Suo motto
<< Ho ricevuto una splendida recensione, forse immeritata, di recente. Nella recensione è stato indicato un verso della mia poesia “In cammino” come mia ricetta personale di vita. Ecco quindi il mio motto: Amore e Conoscenza conducono all’evoluzione per gradi’. Io credo che il nostro passaggio terreno debba condurci verso il bene, facendo il bene e volendo non bene, ma IL BENE.