NAPOLI – “Abbiamo iniziato i lavori con i nostri colleghi internazionali. C’è stato un momento molto solenne, molto importante, a mio giudizio, con la consegna della medaglia del poligrafico Zecca dello Stato, che ricorda i due anni di resistenza del popolo della nazione ucraina all’invasione della Russia, a Mykola Tochytskyi, Ministro della Cultura e delle Comunicazioni Strategiche dell’Ucraina. E questo è stato un momento speciale in un G7 che è stato volutamente aperto con l’intervento del Ministro  Tochytskyi affinché fosse chiaro a tutti che l’ordine del giorno di questo G7 riguarda, sì, la cultura con tutte le sue implicazioni, ma si parte dai fondamentali. I fondamentali sono che le democrazie liberali di tutto il mondo devono essere compatte e unite per la tutela dei beni culturali di un Paese aggredito che fa parte della nostra cultura europea e mondiale.” Così il Ministro della Cultura,  Alessandro Giuli parlando a margine della Ministeriale Cultura del G7 2024 a Presidenza italiana in corso a Napoli dal 19 al 21 settembre 2024.
“Non è solo un segno di vicinanza e rispetto – ha aggiunto il Ministro Giuli – ma è anche la volontà di testimoniare un progetto complessivo per aiutare l’Ucraina. Il ricavato delle vendite della medaglia andrà a sostenere le attività dell’ospedale pediatrico di Leopoli impegnato nella cura e nell’assistenza dei bambini ucraini colpiti dalla guerra”.

Il Ministro della Cultura ha poi donato la medaglia anche agli altri rappresentanti del G7, quale riconoscimento del loro impegno a sostegno dell’Ucraina e per incoraggiarli a lavorare insieme per difendere l’identità culturale di una nazione aggredita e colpita anche nel suo patrimonio culturale.
La medaglia, coniata nelle Officine dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, è stata fortemente voluta dal Governo italiano per celebrare la resistenza del popolo ucraino contro l’invasione russa.

L’incontro dei Ministri della Cultura del G7, in corso a Napoli presieduto dal Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, muove da una considerazione centrale: la cultura è l’anima di una Nazione, sancisce le identità nazionali e ne incarna i valori e i principi fondamentali, tra cui la libertà di espressione, la democrazia e il pluralismo. Il patrimonio culturale, materiale e immateriale, le arti, la creatività, i sistemi di conoscenza e l’economia creativa rappresentano l’architrave identitario di un popolo ma anche un bene pubblico essenziale e un notevole motore per lo sviluppo sostenibile. La cultura è un potente strumento di educazione civica, un mezzo efficace per l’integrazione e il rafforzamento della coscienza sociale (social empowerment). Alimenta un senso di rispetto e comprensione reciproca tra i membri delle  comunità, diventando un antidoto naturale contro ogni forma di violenza ed estremismo. Per tutti questi motivi è fondamentale rafforzare il ruolo della cultura nelle società e proteggere le risorse culturali dalle minacce del nostro tempo (come il cambiamento climatico, il traffico illecito di beni culturali, la distruzione del patrimonio culturale a causa di guerre e catastrofi, la violazione dei diritti d’autore, la censura e le limitazioni alla libertà di espressione) e identificare approcci congiunti per gestire le opportunità e le sfide derivanti dallo sviluppo della tecnologia.
La Presidenza italiana del G7 propone un focus sulla promozione di un’azione comune per valorizzare e salvaguardare la cultura come bene pubblico globale e motore per un futuro sostenibile. Più nello specifico, la Ministeriale Cultura si concentra sulla difesa e promozione delle identità culturali e linguistiche nel mondo digitale, sulle sfide e opportunità dell’intelligenza artificiale per la cultura e la creatività, sulla lotta globale al traffico illecito di beni culturali, sul rafforzamento della resilienza del patrimonio culturale rispetto al cambiamento climatico, e sulla protezione del patrimonio culturale nel contesto di conflitti armati, con attenzione alla rigenerazione della cultura e del patrimonio culturale ucraino dai danni prodotti dalla guerra di aggressione della Russia.
Come fonte di conoscenza e valori, come facilitatore del dialogo interculturale e come generatore di attività economica e di posti di lavoro, la cultura gioca anche un ruolo fondamentale nella costruzione di partenariati reciprocamente vantaggiosi con le economie emergenti e le nazioni in via di sviluppo, in particolare con le nazioni africane. Considerato ciò, il G7 Cultura dedica particolare attenzione al rapporto con le nazioni in via di sviluppo e le economie emergenti, con un focus sull’Africa, per rispondere alla crescente domanda di sostegno per la formazione e il miglioramento delle capacità dei paesi africani di sfruttare la cultura come risorsa per lo sviluppo.
Tale azione è in linea con la Call for Action “Lo Spirito di Napoli”, adottata alla Conferenza UNESCO del 2023 sul patrimonio culturale nel XXI° secolo che, partendo dal successo delle due Convenzioni UNESCO sul Patrimonio culturale e naturale mondiale (1972) e sulla salvaguardia del patrimonio culturale intangibile (2003), ha rilanciato il potenziale della cultura come motore di sviluppo sostenibile, pace e stabilità.
L’incontro tra i Ministri si pone, quindi, centrale anche per progredire verso il riconoscimento della cultura come motore per il raggiungimento degli obiettivi fissati nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile e avanzare nelle discussioni su una possibile inclusione della cultura come obiettivo autonomo di sviluppo nella futura Agenda post-2030 come richiesto nella Dichiarazione dei leader del G20 di Nuova Delhi (2023). La Ministeriale è anche l’occasione di misurare e monitorare, basandosi sugli indicatori tematici sviluppati dall’UNESCO, il contributo della cultura all’attuazione degli obiettivi e dei target dell’Agenda 2030.