Inaugurati questa mattina, a Forcella nell’androne dello storico edificio, da quattro anni poliambulatorio dell’Istituto dei tumori, spazi terapeutici-artistici. Coordinati dal servizio di Psicononcologia prendono il via laboratori di biodanza, teatro, fotografia, musicoterapia, scrittura autobiografica e tanto altro. In una Medicina sempre più attenta ai bisogni del paziente, dove l’umanizzazione delle cure pone quest’ultimo al centro della cura, inizia a prendere sempre più forma l’idea della “salute dell’anima”. Anche il Ministero della Salute negli ultimi anni ha posto particolare attenzione su alcune categorie ritenute più fragili, rispetto alle quali è imprescindibile un approccio integrato. Una di queste categorie è sicuramente quella del malato oncologico. Ed è proprio sulla partecipazione attiva del paziente al processo terapeutico che mirano i “Laboratori dell’anima”, inaugurati questa mattina nell’androne del presidio Ascalesi, da quattro anni poliambulatorio del Pascale.

In due stanze, poste al piano terra dello storico edificio che sorge a Forcella, si intende dare vita a mostre semipermanenti di artisti e fotografi e ad attività di teatro, fotografia, musicoterapia, tangoterapia, biodanza, shatsu, pittura, scrittura autobiografica e tanto altro, rivolte ai pazienti oncologici e anche al personale sanitario. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di creare luoghi che possano in primis di ridurre lo stress sia nei pazienti che negli operatori sanitari. I laboratori diventeranno spazi intorno ai quali far girare scrittori, attori, musicisti, pittori per dare vita a un luogo di condivisione, di aggregazione e di partecipazione dove l’espressività artistica può essere utilizzata come spinta liberatoria ed in chiave olistica, capace di elevare lo “stato vitale” generando sensazioni di benessere. In un percorso clinico – terapeutico attraverso “I laboratori” il proprio mondo interno prenderà forma diventando un oggetto tangibile.

<Il laboratorio dell’anima è un luogo di scoperta e di incontro con se stessi che punta prima di tutto a restituire ai nostri pazienti sensazioni di benessere – dice Daniela Barberio, responsabile del Servizio di Psiconcologia del Pascale e coordinatrice dei Laboratori –  In alcuni di essi le attività non verranno sempre stabilite in partenza, ma potranno anche emergere dalla stessa dinamica creativa-relazionale dei suoi membri (massimo 10 persone). Affiancheremo a queste iniziative anche delle attività di ricerca che mireranno a studiare l’effetto di tali esperienze sul vissuto emotivo e sulla qualità di vita dei nostri pazienti>.

Presenti all’inaugurazione i primi pazienti che hanno dato la loro disponibilità a partecipare ad alcuni spazi e due “maestri”, l’attore-regista Mario Brancaccio e lo psicologo-piscoterapeuta Alfredo Toriello che curerà il laboratorio di fotografia.

L’inaugurazione capita durante la Settimana Internazionale della Ricerca, iniziata ieri e che si concluderà venerdì 27 con l’apertura delle porte del Pascale alla città, dal tardo pomeriggio a notte fonda.

Per il direttore scientifico dell’Irccs partenopeo, Alfredo Budillon si tratta di <una iniziativa importante per altro occasione anche per confrontare in uno studio scientifico l’approccio olistico al paziente realizzato mediante i laboratori che oggi inauguriamo e un approccio tradizionale di supporto psicologico>.

<Il benessere del paziente oncologico – sottolinea il direttore generale del Pascale, Attilio Bianchi – sempre più impatta dimensioni che vanno oltre la pratica clinica. Questo progetto si inserisce a pieno titolo nella traiettoria di presa in carico olistica dei nostri pazienti che, oggi, si arricchisce di un nuovo, prezioso, tassello>.