Dal 16 al 20 ottobre a Napoli, si farà comunicazione positiva sulla disabilità grazie a un contenitore speciale di iniziative che punta a   cambiare la prospettiva della disabilità guardando alle specifiche capacità dei singoli consoderandole non un problema ma come risorsa per l’intera comunità.
La rassegna è stata presentata questa mattina  dal sindaco Gaetano Manfredi e dall’assessore Luca Fella Trapanese con l’intervento del presidente della.commissione Welfare Massimo Cilenti e dei rappresentanti degli enti e delle associazioni coinvolti.

Il primo obiettivo del Festival è parlare innanzitutto ai giovani, in particolar modo agli studenti che più facilmente riescono a modificare il loro POV (Point of view), come si usa dire sui social. E proprio ispirati da un uso intelligente che dei social si può fare è nata la formula del Capability rivolta alle scolaresche: talk nelle scuole condotti da infleuncer nazionali con migliaia di followers capaci di catturare l’attenzione dei ragazzi loro coetanei, con slang simili e linguaggi innovativi, positivi nella narrazione della disabilità.

Tanti gli ospiti di quest’anno: la bookstagrammer neurodivergente Erika Bosello; la ballerina autistica ad alto funzionamento RED; Alessandro Coppola, fotomodello napoletano, di recente autore del libro “Le mie orecchie parlano”; l’autore Francesco Cannadoro, papà caregiver di Tommi, animatore del profilo Instagram diariodiunpadrefortunato; il romanziere sibling Giacomo Mazzariol, autore di “Mio fratello rincorre i dinosauri”, diventato anche un film, che racconta la storia sua e di suo fratello Giovanni, che ha un cromosoma in più; Emanuela Masia, attrice, insegnante, podcaster (autrice e voce di Fuori norma) “a cui capita di essere autistica e di avere una doppia disabilità genetica” come lei stessa si descrive sui suoi profili social.
I temi affrontati la mattina nelle scuole saranno poi oggetto di approfondimento, il pomeriggio, al Maschio Angioino, con esperti, rappresentanti del terzo settore, dell’università, delle famiglie protagoniste di storie, di personaggi del mondo della cultura e della comunicazione.

Quest’anno si parlerà di Cargiver e Sibling con un workshop dal titolo Crescere e vivere con la disabilità che sarà presieduto da Maurizio Bertolotto, garante della disabilità per il Comune di Napoli; di Comunicazione positiva con la giornalista Paola Severini Melograni che presenterà a Napoli il suo ultimo lavoro dal titolo “O anche no. Da vicino nessuno è normale” e la psicologa, formatrice aziendale, content creator, blogger Giulia La Marca; di Autismo tra consapevolezza e prospettive con Emanuela Masia attrice, insegnante, podcaster, autrice e voce di Fuori norma e gli animatori del centro Argo, l’unico in città rivolto ad autistici adulti, con la direttrice Sara Mancini e con Rachele Furfaro, presidente di Foqus Fondazione Quartieri Spagnoli dove Argo ha casa.
Anche quest’anno un’esposizione artistica arricchirà di bellezza il festival grazie al progetto C’è qualcuno lì dentro/Viaggio per immagini e parole oltre l’autismo a cura di Caroline Peyron e Cynthia Fiumanò. La mostra sarà ospitata nella suggestiva Sala dell’Armeria al Maschio Angioino e proseguirà fino al 26 settembre.
Ogni giornata del festival si concluderà con un aperitivo preparato e offerto da persone con disabilità che lavorano nel settore del food e della ristorazione e con performance spettacolari.
Il Festival prevede anche attività per bambini, il Capability Kids,  animate dalla Ludoteca cittadina e da Liberi per crescere, entrambi progetti dell’Assessorato alle Politiche Sociali dedicati ai minori.
Nel cortile di Castelnuovo saranno presenti varie associazioni ed enti del terzo settore per far conoscere le loro iniziative e per vendere i prodotti realizzati nei loro laboratori, il cui ricavato servirà come autosostentamento alle attività ordinarie.

Nel fine settimana, inoltre, spazio a cinema e teatro. Sabato 19, alle 18.00 al cinema Academy Astra, a cura di Arci Movie/AstraDOC proiezione del documentario d’autore Corpo a corpo di Maria Iovine con protagonista l’atleta vincitrice dell’argento nel Triathlon alle ultime paralimpiadi Veronica Yoko Plebani. Domenica 20, alle 18.00 al teatro dei Piccoli a Fuorigrotta; gran finale con lo spettacolo di Paolo Ruffini Up & down per la prima volta a Napoli.
In parallelo, sempre al Maschio Angioino, il 18 e il 19 ottobre, ci sarà il convegno scientifico nazionale (VIII edizione) Sindrome di down: dalla ricerca alla terapia a cura del Comitato Scientifico DS Task Force – Dip. Medicina Molecolare e Biotecnologie Mediche UNINA e DAI Materno Infantile – AOU Federico II (e con il patrocinio di DMMBM, T21Research Society, Associazione Italiana Persone Down, COORDOWN).
Tra le novità di quest’anno, infine, il co-branding del Capability Festival con Open House Napoli_ Il festival dell’architettura (www.openhousenapoli.org), giunto alla sua sesta edizione, che offre a migliaia di cittadini un’esperienza immersiva unica e partecipata del patrimonio architettonico e urbanistico della città, dalle periferie al centro, in spazi pubblici e privati spesso inaccessibili. Con Open House Napoli sono state organizzate per il Capability Festival delle visite guidate rivolte a persone con disabilità.

Una visita speciale si terrà al MUSAP – Circolo Artistico Politecnico di Piazza Trieste e Trento dove gli allievi della Apple Academy sperimenteranno dal vivo, per un pubblico di visitatori con disabilità visiva, la funzionalità della loro app PARTS. L’applicazione, presentata in anteprima al festival Capability, ambisce a fornire ai ciechi uno strumento facilmente utilizzabile dal proprio smartphone, per far vivere loro un’esperienza museale più completa.
Per questa edizione del Capability Festival è stata rinnovata la collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Napoli. Il logo e l’identità visiva del festival sono stati progettati da Maria Antonella Arsenio, Angelica Barbiero e Federica Lumini, ex studentesse del Corso di Design della Comunicazione; il concept grafico di quest’anno è stato affidato a Giuseppe Elefante, che, sotto la supervisione della professoressa e coordinatrice Enrica D’Aguanno e con il coordinamento di Ester Vollono, ha portato avanti lo sviluppo dell’identità del Capability Festival.
Il festival si avvale della collaborazione dell’Ente Nazionale Sordi che fornirà il servizio di interpretariato LIS lingua italiana dei segni.
Per la parte tecnica il festival si avvale del contributo di Gabbianella Club.

“Questa iniziativa – ha sottolineato il sindaco Gaetano Manfredi – rappresenta una tappa importante di un percorso che l’Amministrazione comunale, con l’assessore Trapanese, sta portando avanti per mettere i temi della disabilità al centro dell’agenda politica del Comune. Stiamo facendo anche uno sforzo economico per mettere ordine nel sistema del welfare, rendendolo più organizzato, cosa che è fondamentale per migliorare la qualità dei servizi. Il festival è un’occasione di condivisione, di dibattito e di discussione per scegliere politiche e percorsi condivisi per essere al fianco delle persone speciali, per le quali abbiamo grande attenzione”
“Il Capability Festival – ha affermato l’assessore Luca Fella Trapanese – rappresenta una grande opportunità di parlare in chiave moderna di disabilità. Lo facciamo con strumenti attuali per arrivare soprattutto ai giovani, anche grazie alla presenza di influencer di fama nazionale. Partiamo dalle capacità di ognuno di noi per raccontare quello che ognuno è in grado di fare. In questo modo cerchiamo di formare la società, spiegando che la disabilità non è un problema, ma può essere una grande opportunità. Ci saranno momenti di dibattito, di confronto, di cultura e di grande scienza. Abbiamo la fortuna di lavorare con tutti i musei della città grazie ad Open House e con il gruppo scientifico dell’Università Federico II che si occupa della sindrome di down: ci sarà un convegno importante con scienziati e famiglie. Inoltre, affronteremo due temi importanti come l’autismo e l’impegno di caregiver e sibling”
“Attraverso uno studio – ha spiegato Giuseppe Gargiulo, della Apple Academy – abbiamo capito che i non vedenti hanno un senso dello spazio più sviluppato, grazie al quale riescono a formare una rappresentazione spaziale del mondo più accurata. La nostra app PARTS si focalizza proprio su questa particolarità e permette a queste persone, attraverso un cellulare, di esplorare le opere d’arte formando nella propria mente un modello più accurato di quanto sia possibile con le audioguide”.