Tradizione e innovazione: sono i temi fondamentali che si pone quotidianamente la stragrande maggioranza delle imprese, dal campo delle semplici attività produttive a quello legato al cosiddetto bene comune. Due aspetti che sempre più spesso sono chiamati a “camminare” insieme, ma che spesso faticano a viaggiare all’unisono. Non sorprende allora che siano stati questi anche i principali argomenti al centro del seminario dal titolo “Digital fabrication per il design e la nuova manifattura: come le nuove tecnologie generano impatto e sostenibilità nella produzione Made in Italy”, svoltosi venerdì 4 ottobre al Centro Artigianale Digitale Cad di viale Crispi a Cava de’ Tirreni. Del resto, l’obiettivo annunciato dai promotori dell’iniziativa era quello di intercettare le opportunità offerte dalle tecnologie digitali nel design e nella manifattura di nuova generazione. “Bisogna unire le proprie forze, fare di tutto per permettere che il mondo della tradizione e i piccoli ‘pianeti’ popolati dagli artigiani si incontrino con i grandi fautori dell’innovazione, per creare un connubio esplosivo che cavalchi l’onda del futuro della produzione Made in Italy” spiega Amleto Picerno Ceraso, relatore del convegno, architetto specializzato in advanced architecture, co-fondatore e Ceo di Medaarch e promotore del Cad. Proprio la società di progettazione Medaarch, insieme all’incubatore di imprese Stecca di Torre del Greco, all’interno di un raggruppamento temporaneo di imprese che comprende anche Cna Salerno e Confcommercio Campania, sta portando avanti un progetto realizzato grazie ai fondi del Pnrr Tocc (transizione digitale organismi culturali e creativi capacity building): si tratta di Eco Identity, programma che ha come principale finalità quella di formare nuove figure che favoriscano pratiche innovative attraverso sostenibilità, creatività e trasformazione industriale, fino ad arrivare ad offrire prospettive vantaggiose per la progettazione e la produzione responsabile.
La partecipazione è stata notevole, stimolando una discussione e un dibattito sui temi trattati, a partire proprio dall’innovazione. Presenti in particolare artigiani dei settori della ceramica, del tessile-abbigliamento e dell’automotive, che hanno partecipato con vivo interesse all’ incontro tenuto da Amleto Picerno Ceraso. A coordinare i lavori è stato il segretario di Cna Salerno, Simona Paolillo, che a sua volta ha sensibilizzato i partecipanti a credere appieno nella bontà e nelle occasioni fornire dall’innovazione tecnologica: “Che ormai – la sua riflessione – non è futuro prossimo ma presente, piena attualità”. Durante il dibattito è emersa anche l’esigenza di inserire figure professionali adeguate per colmare la distanza che ancora esiste tra tradizione e innovazione: “Ma tutto questo – l’ultima considerazione di Amleto Picerno Ceraso – dovrebbe essere favorito da politiche adeguate a tale importante proposito”.
La partecipazione è stata notevole, stimolando una discussione e un dibattito sui temi trattati, a partire proprio dall’innovazione. Presenti in particolare artigiani dei settori della ceramica, del tessile-abbigliamento e dell’automotive, che hanno partecipato con vivo interesse all’ incontro tenuto da Amleto Picerno Ceraso. A coordinare i lavori è stato il segretario di Cna Salerno, Simona Paolillo, che a sua volta ha sensibilizzato i partecipanti a credere appieno nella bontà e nelle occasioni fornire dall’innovazione tecnologica: “Che ormai – la sua riflessione – non è futuro prossimo ma presente, piena attualità”. Durante il dibattito è emersa anche l’esigenza di inserire figure professionali adeguate per colmare la distanza che ancora esiste tra tradizione e innovazione: “Ma tutto questo – l’ultima considerazione di Amleto Picerno Ceraso – dovrebbe essere favorito da politiche adeguate a tale importante proposito”.