“Questa giunta comunale ha molte disponibilità per motivare il verde cittadino, lo fa con estrema lentezza, allora la domanda è perché esiste questa estrema lentezza per predisporre gli appalti? Allora bisogna andare all’attacco di questi appalti perché gli appalti che stanno disponendo questa aggiunta mettono il verde in una minima percentuale. Questi milioni a chi devono andare? La percentuale destinata al verde e alla sua manutenzione quant’è ?”.Così si apre la manifestazione “manca una politica del verde” avvenuta oggi davanti palazzo San Giacomo, presidio organizzato da diverse associazioni e comitati ambientali di Napoli che chiedono un piano concreto da parte del comune nel ripristinare e tutelare il polmone verde della nostra città. Si protesta per i parchi chiusi, le fossette di alberi vuoti o tombate, gli alberi che crollanoe le aiuole abbandonate. Condizioni di degrado che sono sotto gli occhi di tutti che manifestano la mancanza di una politica concreta del verde da parte delle istituzioni.200 le persone accorse nonostante l’assenza del sindaco Manfredi a cui era stato richiestoun incontro “non è possibile che una città così importante non sia ancora provvista del piano del verde, del censimento, del regolamento che sia adeguato alla nuova legge presidio della natura-dice Emma dell’associazione donne architetto di Napoli Ada- non possiamo concepire che si continui a cementificare tutto il territorio, non solo di Napoli ma di tutta l’area metropolitana, l’unica cosa che si comprende è solo la questione della cementificazione, la regione ha approvato una legge urbanistica che è una legge edilizia che sottrae ulteriore spazio al verde e a gli alberi, anche i parcheggi interrati rappresentano un attacco al verde che dobbiamo ripristinare, noi abbiamo bisogno degli alberi e per questo c’è bisogno della terra, non di altro cemento!”. “Sonodiventata nonna e non ho un luogo dove portare a giocare i mie nipotini, l’unico posto sono i giardinetti di Santa Chiara se non fossero infestati da topi. Questa è la realtà del centro storico di Napoli, i bambini del centro storico non hanno dove andare a giocare, ma anche la città non ha la possibilità di respirare”-interviene una signora residente nel cuore di Napoli. “Quale è il motivo per cui tutte le aree attrezzate verdi di utilizzo pubblico non vengono curate? Vorremo anche delle persone competenti che si occupassero del verde, il problema è che non c’è personale , non ci sono le attrezzature, allora bisogna bandire un nuovo concorso, ma questo nuovo concorso va bandito in tempi brevi con personale competente !”.La lotta al verde ha messo in luce anchecome il comune spende i fondi stanziati in opere inutili come il Pulcinella a Piazza Municipio, quando c’è ancora molto da aggiustare e mettere in manutenzione come il verde cittadinotralasciato da anni in una città che sta conoscendo anche un rilancio culturale e turistico in tutto il mondo. Quale buon biglietto da visita può tramettere Napoli se non viene tutelato il bene primario che è anche il diritto alla Natura.