Tante le iniziative messe in campo dall’Amministrazione comunale, per volontà del sindaco Gaetano Manfredi, per sostenere concretamente bambini e adolescenti del territorio e per contrastare il disagio giovanile.
Opera attivamente il Tavolo di lavoro per l’infanzia e l’adolescenza per offrire a bambine e bambini adeguate opportunità di crescita e sviluppo. Il Tavolo ha unito le energie e le competenze di più attori al fine di comprendere e monitorare il complesso mondo dell’infanzia e dell’adolescenza e intervenire in maniera organica e consapevole in base ai bisogni territoriali. Il Tavolo, oltre al coinvolgimento di figure esterne ed esperte nel settore e con il coordinamento del Gabinetto del Sindaco, opera in raccordo con l’Assessorato all’Istruzione e alle Famiglie, l’Assessorato alle Politiche sociali e l’Assessorato alle Politiche giovanili e al Lavoro. Dalla formazione del Tavolo, l’Amministrazione comunale ha avviato progetti e interventi specifici attraverso la partecipazione attiva di soggetti istituzionali, municipalità, scuole, centri educativi, parrocchie, enti del terzo settore, Asl e altri soggetti privati.
I NUMERI DEI MINORI
Sul fronte della messa in protezione dei minori collocati presso strutture di accoglienza, i dati attestano, per la popolazione residente, una maggiore incidenza per i territori della III, IV, IX e VI Municipalità. Per il 2024, registrati a far data al 30 agosto 2024, si contano già 117 interventi di messa in protezione di minorenni non MSNA (minori stranieri non accompagnati). Gliinterventi coatti vengono eseguiti da una task force e nel corso degli ultimi tre anni, gli interventi eseguiti dalla task force sono risultati essere mediamente circa il 10% del totale.
I dati sulle presenze di minori stranieri nei LET (Laboratori di educativa territoriale) attestano un tendenziale incremento dopo un punto di minimo riscontrato nel 2020, anno della diffusione pandemica. Solo il 2023 conta 2406 minori.
Nei centri diurni polifunzionali per minori le presenze registrate nel quinquennio attestano una flessione nel 2020, anno della pandemia, e una sensibile ascesa negli anni successivi. Al 2023 si contano 1551 minori.
Quanto ai Poli territoriali per le famiglie, di seguito i numeri relativi all’anno 2023: Educativa domiciliare: 175 nuclei, 356 adulti, 297 minori; Percorsi accompagnamento presso la sede: 178 nuclei, 335 adulti, 238 minori; Gruppi genitori: 20 nuclei, 31 adulti, 25 minori; Gruppi genitori e figli: 17 nuclei, 27 adulti, 20 minori; Mediazione familiare: 37 nuclei, 70 adulti, 37 minori; Spazio neutro: 254 nuclei, 507 adulti, 403 minori.
In generale, con riferimento al 2023, i dati attestano un impiego dei servizi socioeducativi per 4860 minori.
PROGETTI PER I GIOVANI
L’Assessorato alle Politiche giovanili e al Lavoro prevede due linee d’azione: Progetto PITER Fase 2 per innescare nei giovani destinatari processi positivi che favoriscano un innalzamento del loro livello di istruzione, supportando il successo formativo e prevenendo l’abbandono scolastico, con un’attenzione particolare per i ragazzi in condizioni di svantaggio personale, economico e sociale. Il progetto prevede sei corsi di formazione professionalizzanti per almeno 120 ragazzi che hanno lasciato la scuola. Ogni ragazzo/a avrà a disposizione un mentore, anche per attività pomeridiane, e percepirà una borsa di studio del valore di 1000 euro. Il progetto prevede anche percorsi Erasmus per gli studenti degli Istituti superiori della Sanità.
Per i Centri giovanili comunali, l’Amministrazione Comunale individua nella promozione della componente giovanile della cittadinanza uno degli elementi essenziali per lo sviluppo sociale, economico, ambientale e civile di tutta la città, e a tal fine ha stabilito di istituire e regolamentare la Rete dei Centri Giovanili, quale strumento per perseguire tale obiettivo. Il target di riferimento della Rete corrisponde alla normativa comunitaria e si rivolge, di regola, alla fascia generazionale dai 16 ai 35 anni. Alla rete già attiva, si aggiungono due nuovi spazi: il centro giovanile di Piazza Cavour e il centro giovanile di Vico Carbonari, quest’ultimo gestito dall’associazione Amici di PeterPan e con attività di contrasto alla dispersione e promozione della digitalizzazione.
INIZIATIVE PER INFANZIA
I primi anni sono determinanti ai fini degli esiti di salute, educativi e sociali e quindi devono essere oggetto di investimenti forti e coordinati in tutti i settori. Diversi sono i servizi attivi sul territorio comunale:
Poli Territoriali per le Famiglie: i Poli operano per la promozione del benessere del nucleo familiare e per garantire a bambini e bambine un ambiente sereno, positivo e tutelante. Il territorio del Comune di Napoli conta dieci Poli territoriali, uno per ogni Municipalità, gestiti da enti del terzo settore. La funzione strategica dei Poli territoriali per le Famiglie si inserisce nel più ampio sistema di azioni volte a lavorare con bambini e famiglie in situazione di vulnerabilità, intesa come condizione che può riguardare ogni famiglia in specifiche fasi del suo ciclo di vita e che è caratterizzata dalla mancata o debole capacità nel costruire e/o mantenere l’insieme delle condizioni (interne e esterne) che consente un esercizio positivo e autonomo delle funzioni genitoriali. I Poli prevedono, inoltre, percorsi specifici di accompagnamento alla genitorialità attraverso incontri dedicati.
Servizi educativi comunali: L’Amministrazione Comunale è costantemente impegnata ad assicurare il miglioramento continuo nonché l’omogeneità dell’erogazione dei servizi educativi rivolti al segmento “zero-sei anni”, promuovendo l’inserimento socioeducativo delle bambine e dei bambini in un idoneo processo formativo psico-fisico. Gli interventi riguardano la fascia fino a 3 anni, alla quale sono rivolti i nidi dell’infanzia comunali (a gestione diretta ed indiretta), e l’area 3-6 anni con le scuole dell’infanzia comunali.
Oltre ai servizi attivi sul territorio, l’Amministrazione comunale ha previsto ulteriori progetti e interventi di miglioramento per la fascia d’età 0-6 anni.
Progetto Il Libro che cura: il progetto dell’Assessorato all’Istruzione, in collaborazione con la Fondazione De Agostini, è rivolto ai bambini da 0 a 3 anni, e ha l’obiettivo di far conoscere e comprendere a educatori e genitori il valore della lettura a partire dai primissimi mesi di vita del bambino e di prendersi cura delle emozioni dei bambini attraverso la lettura di albi illustrati di qualità. Il percorso vede il coinvolgimento di tutti i nidi dell’infanzia comunali. La Fondazione ha messo a disposizione gli albi illustrati che resteranno in dotazione ai nidi comunali.
Progetto EMINC (Engaging Men in Nurturing Care – Il coinvolgimento del padre nei Primi Mille Giorni): in collaborazione con Centro Salute Bambini (CSB), organizzazione senza fini di lucro con la mission di garantire a tutte le bambine e a tutti i bambini uguali opportunità di sviluppo cognitivo, emotivo e relazionale. Il progetto europeo EMiNC è finanziato dalla Oak Foundation e coinvolge tre paesi, Spagna, Portogallo e Italia. I percorsi attivati nella nostra città prevedono: – la sensibilizzazione e diffusione della formazione a distanza; – formazione in presenza di 30 educatori/coordinatori di servizi 0-6, nidi e scuole di infanzia; – formazione in presenza per facilitatori di gruppi di padri rivolta alle equipe dei Poli territoriali per la Famiglia.
Progetto Cinque Colori in collaborazione con l’Associazione Pancrazio: il progetto ha l’obiettivo di innescare un processo di cambiamento migliorando le abitudini alimentari di adulti e bambini per promuovere la Dieta Mediterranea attraverso varie attività.
Sperimentazione programmi di Outdoor education: l’obiettivo è la valorizzazione dell’azione pedagogica ed educativa svolta negli e attraverso l’utilizzo degli spazi esterni di pertinenza dei nidi e delle scuole dell’infanzia comunali. L‘intervento prevede la co-progettazione, l’allestimento, la realizzazione e la manutenzione di “aule natura” e di spazi educativi outdoor con la funzione di “orti didattici” e di “giardini sensoriali” negli spazi esterni di pertinenza dai Nidi e delle Scuole dell’Infanzia Comunali e la realizzazione di percorsi di affiancamento alle equipe educative.
Punti Lettura: il Comune di Napoli, nell’attività di sostegno e rafforzamento dei servizi educativi per la fascia 0 – 6 anni e nell’ ottica di fornire strumenti che possano implementare le competenze genitoriali e fornire occasioni di incontro per le famiglie, ha partecipato all’Avviso Pubblico della Fondazione Pol.i.s. della Regione Campania per l’attivazione di Punti Lettura. I Punti Lettura verranno attivati nelle seguenti Municipalità: Municipalità 1 – Chiaia, Posillipo, S. Ferdinando, Municipalità 3 – Stella, S. Carlo all’Arena e Municipalità 6 – Ponticelli, Barra, S. Giovanni a Teduccio.
Supporto alla costituzione di Reti educative 0-6 anni: sono due le reti educative attualmente operative, la rete di Forcella e la rete di Pianura. La prima è in collaborazione con associazioni del territorio e Asl, mentre la seconda rientra nel progetto promosso da Save the Children a Pianura.
Sperimentazione primi Poli per l’infanzia 0-6 anni: danno la possibilità di accogliere, nel medesimo plesso o in edifici vicini, più strutture di educazione e di istruzione per i bambini fino a sei anni di età, nel quadro di uno stesso percorso educativo, in considerazione dell’età e nel rispetto dei tempi e degli stili di apprendimento di ciascuno. ll Comune di Napoli ha affidato alla Reggio Children srl la realizzazione di un percorso di accompagnamento metodologico biennale rivolto a Coordinatori Pedagogici, Educatori di Nido e Insegnanti di Scuola dell’Infanzia interessati dalla sperimentazione dei Poli per l’Infanzia del Comune di Napoli. Il progetto, che coinvolgerà oltre 300 educatori e insegnanti di 21 poli per l’infanzia e 26 coordinatori pedagogici, si svilupperà nell’arco di due anni con incontri a Napoli, Reggio Emilia e online, a sostegno della continuità educativa 0-6 anni.
INIZIATIVE PER ADOLESCENTI
Interventi di contrasto al disagio socioeducativo dei ragazzi e degli adolescenti e alla dispersione scolastica. È necessario sviluppare una riflessione approfondita sulle cause della dispersione. Affrontare un fenomeno così complesso e multifattoriale impone, in particolare, uno sguardo sui contesti familiari e sociali, oltre che sulla realtà scolastica. Diversi sono i servizi comunali attivi sul territorio:
Laboratori di Educativa territoriale: il servizio Laboratori di educativa territoriale costituisce una risorsa volta a rispondere alle esigenze educative dei minorenni in età compresa tra 6 e 16 anni presenti sull’intero territorio cittadino ed è caratterizzato da una pluralità di specifici interventi orientati all’accompagnamento alla crescita e allo sviluppo individuale e sociale. Sul territorio comunale insistono 26 Educative territoriali, affidate a 23 enti (cooperative sociali, associazioni e in misura minore, enti religiose, imprese e fondazioni).
Centri diurni polifunzionali: il Centro diurno polifunzionale è un servizio articolato in spazi multivalenti, e si colloca nella rete dei servizi sociali territoriali. Offre possibilità di aggregazione finalizzata alla prevenzione di situazioni di disagio attraverso proposte di socializzazione tra minori e di identificazione con figure adulte significative, promuovendo inoltre l’inclusione delle bambine e dei bambini portatori di bisogni educativi speciali, con l’intento di evidenziare una reciproca permeabilità e scambio tra ragazzi con potenzialità diverse, all’interno di uno stesso gruppo. Sul territorio comunale attualmente i Centri diurni polifunzionali in convenzione sono 26, gestiti da 23 enti (imprese sociali, associazioni, fondazioni ed enti religiosi).
Area Educazione: sistema di rilevazione, tracciamento e monitoraggio dell’evasione dall’obbligo scolastico.
Oltre ai servizi attivi sul territorio, l’Amministrazione comunale ha previsto ulteriori progetti e interventi di miglioramento.
Tavoli di confronto con gli enti finanziatori per definire insieme le priorità di intervento per la Città di Napoli: è in corso il lavoro con Impresa sociale Con i Bambini finalizzato alla sperimentazione di un modello di intervento volto a contrastare la povertà educativa e a promuovere il benessere sociale dei minori di età compresa tra i 5 e i 7 anni residenti nel comune di Napoli. I destinatari sono bambini in condizioni di povertà educativa, di età compresa tra i 5 e i 7 anni, frequentanti le classi prime delle scuole primarie del Comune di Napoli (Municipalità 4).
Piattaforma documentale in collaborazione con l’Istituto degli Innocenti: costruzione di uno strumento unico e integrato che consenta la lettura immediata dell‘offerta dei servizi dedicati ai minori e alle proprie famiglie presenti su ogni territorio, una “mappa’’ che orienti e consenta la conoscenza reciproca agli enti e alle istituzioni proponenti.
Attivazione della collaborazione con ISTAT, Dipartimento di Scienze Sociali della Federico II e Ufficio Scolastico Regionale per la realizzazione dell’indagine sulle condizioni di vita dei ragazzi in età 11-18 anni della città di Napoli.
Analisi delle esperienze dei Patti educativi di comunità realizzate individuando gli elementi di criticità e i punti di forza con l’obiettivo di definire un nuovo modello di Alleanze Educative efficaci. È in corso un percorso laboratoriale di co-costruzione delle nuove linee guida sui patti educativi territoriali.
Progetto Pilota: il progetto coinvolge, in via sperimentale, due scuole del territorio: Istituto Comprensivo De Amicis – Baracca e Istituto Comprensivo Radice – Sanzio – Ammaturo – Vittorio Emanuele (Municipalità 1 e Municipalità 3). Il progetto ha lo scopo di avviare una sperimentazione, da replicare in altre Municipalità cittadine, che consenta di realizzare un percorso di conoscenza e di intervento. La metodologia della ricerca-azione può essere di grande utilità nel guidare il percorso, dal momento che fornisce l’approccio e le coordinate entro cui muoversi. Il lavoro di accompagnamento metodologico è seguito dall’Istituto degli Innocenti. Il progetto prevede la costituzione di una cabina di regia composta dal Gabinetto del Sindaco, dagli assessorati, dai servizi competenti e dalle associazioni che operano nelle due Municipalità.
Destinazione Comune: Il Comune di Napoli ha scelto di rilanciare il progetto ‘’Destinazione Comune’’, dedicando gli incontri del 2024 a un percorso educativo contro l’incitamento all’odio. Attraverso degli incontri della durata di due ore circa, le studentesse e gli studenti di scuole secondarie di primo grado saranno guidati da un facilitatore in un percorso rivolto a utilizzare in modo consapevole il linguaggio.
ACCOMPAGNAMENTO ALLA VITA ADULTA
Reinserimento dei Minori in area penale – progetto ‘Ciao Nisida’: nell’ambito del Tavolo sull’infanzia e sui minori del Comune di Napoli si è riflettuto sulla specificità dei bisogni sociali e delle vulnerabilità che emergono nella categoria degli adolescenti e dei giovani che, fuoriusciti dal sistema di detenzione, si affacciano in una società spesso ostile, che non garantisce loro effettivi percorsi di reinserimento. Tale tema introduce alle azioni che il Servizio ha già intrapreso nell’ambito del gruppo di lavoro tra il Comune di Napoli e gli Uffici dei Servizi Sociali per i Minorenni, tese alla presa in carico individualizzata e istituzionale dei minori in uscita dall’Istituto Penitenziario Minorile di Nisida, dei giovani denunciati a piede libero e dei rispettivi nuclei familiari. Obiettivi del progetto sono: responsabilizzare ed educare il giovane, per prepararlo adeguatamente alla vita libera attraverso percorsi di sostanziale e concreta inclusione sociale; prevenire la commissione di ulteriori reati, potenziando percorsi di istruzione e formazione professionale, di educazione alla cittadinanza attiva e responsabile, da coniugarsi con attività di utilità sociale, culturali, sportive e di tempo libero; favorire percorsi di giustizia riparativa e di mediazione con le vittime di reato.
Percorsi di Autonomia Guidata: le attività prevedono la promozione dell’autonomia dei neomaggiorenni in uscita dalle comunità di accoglienza o da situazioni familiari gravemente compromesse mediante un accompagnamento individualizzato per il raggiungimento di maggiori autonomie. Il presupposto metodologico parte dalla consapevolezza che i giovani che abbandonano il regime dei servizi predisposti per la tutela dell’infanzia, definiti “care leavers” perché lasciano il sistema di cura al termine della maggiore età, sono esposti ad un ennesimo rischio di esclusione sociale. Il programma prevede la costruzione di percorsi individuali di autonomia guidati basati su tre assi di azione: abitare, accompagnamento e supporto sociale, formazione-lavoro.
Azioni innovative finalizzate al coinvolgimento e la partecipazione degli adolescenti: si tratta di un servizio ad accesso spontaneo o su segnalazione dei servizi sociali, destinato ai giovani di età compresa tra i 14 e i 19 anni, ispirato ad una logica di prevenzione primaria, volto a promuovere le capacità di auto-organizzazione, autonomia e assunzione di responsabilità degli adolescenti. Il progetto intende offrire un luogo di aggregazione spontaneo nelle sedi individuate dagli enti anche con l’allestimento di laboratori creativi ai ragazzi.
Dote Comune: si tratta di un intervento rivolto ai giovani di età compresa tra i 16 e i 19 anni che non risultano inseriti in alcun percorso educativo, formativo e occupazionale. Le azioni progettuali sono finalizzate alla realizzazione di un accompagnamento educativo, di orientamento e di formazione che si realizza attraverso l’elaborazione di progetti individuali personalizzati rispondenti alle potenzialità di ciascun ragazzo/a e di concreta esperienza nel mondo del lavoro mediante l’attivazione di tirocini extracurriculari che consentano la costruzione di percorsi di inclusione sociale, e più in generale, di interventi di prevenzione, recupero e inserimento sociale/formativo di adolescenti e giovani in difficoltà. Il servizio è attivo in tutte le Municipalità.