“L’esempio, purtroppo, di una delle situazioni di criticità che noi viviamo oggi non è legata alla diplomazia che in questi anni ha fatto dei passi in avanti particolarmente significativi che hanno permesso al comparto che io rappresento,  la filiera agroalimentare, di essere il settore che cresce di più con il record storico nel 2024 di settanta miliardi di export per una filiera che vale nel nostro paese seicentoventi miliardi, quattro milioni di occupati e che, siamo convinti, potrà crescere ulteriormente. La criticità, sta nelle infrastrutture.” Così il Presidente di Coldiretti Ettore Prandini, interrogato sull’argomento, nel suo intervento al panel dedicato ai rappresentanti delle Associazioni di categoria del mondo produttivo sul tema delle strategie di internazionalizzazione nell’ambito della Conferenza nazionale dell’export e dell’internazionalizzazione delle imprese, organizzato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale all’Universita’ Bocconi a Milano.
“Noi rispetto a quelli che sono i nostri principali competitor – ha detto il Presidente Prandini – perdiamo in tutti i settori produttivi un valore complessivo di novantasei miliardi, mentre solo per l’agroalimentare la perdita è quantificabile i nove miliardi.”
“E’ necessario – ha specificato il Presidente Prandini –  che noi invertiamo i livelli di attenzione  che poniamo sui sistemi infrastrutturali, e quando parliamo di infrastrutture, bene l’alta velocità per quanto riguarda il trasporto passeggeri, ma dobbiamo preoccuparci anche che il trasporto merci su rotaie sia più efficiente, collegato al sistema trasporto marittimo che riteniamo essere le vere autostrade del futuro. Per fare un esempio concreto il sistema, emblematico è quello aeroportuale.”
“Vengo – ha spiegato il Presidente di Coldiretti- da una provincia che è quella di Brescia. Da anni noi sentiamo discutere del ruolo dell’aeroporto di Montichiari che è stato dato in gestione negli anni passati a una società di un’altra regione che è quella Veneta. Ebbene la disputa di carattere territoriale ha fatto sì che questo aeroporto non sia mai decollato per quanto riguarda il sistema cargo.
È un aeroporto che in una zona centrale in termini di infrastrutture e il paradosso è che diventa oggetto di contesa egoistica  fra territori e non dà possibilità e volano di sviluppo al sistema produttivo che interessa il nostro paese.”
“Se noi non superiamo queste dinamiche – – ha evidenziato il Presidente di Coldiretti – continueremo a parlare purtroppo di una crescita meno rilevante rispetto a quella che possono fare altri.
Nei saluti del presidente della Regione Lombardia c’è stato un passaggio relativo al ruolo delle Regioni sull’internazionalizzazione.
Io sono favorevole quando si parla di autonomie legate al servizio alla persona,  ma anche sotto questo punto di vista nel ridiscutere il tema delle riforme di carattere istituzionale. Se noi non portiamo la competenza dell’internazionalizzazione a livello centrale continueremo ad avere una frammentazione rispetto a quelle che sono le sfide che ci devono appartenere come sistema paese.”