La tutela del consumatore e la sua salute, prima di tutto. Cresce l’attenzione per la sicurezza alimentare ancora di più se ha a che fare con le allergie. Per questo Il Ministero della Salute ha segnalato il richiamo precauzionale da parte del produttore anche di un lotto delle torte farcite con creme e ricoperte di cioccolato “Cremino” e “Budino” a marchio Bauli. Tuttavia il dicastero ha segnalato quello dei dolci ‘Cremino’ e ‘Budino’ soltanto oggi, 19/12/2024, con nove giorni di ritardo rispetto alla data dei provvedimenti del 10/12/2024 e una settimana dopo i supermercati. Il motivo indicato sull’avviso di richiamo è la possibile presenza non dichiarata in etichetta di tracce dell’allergene arachidi, potenzialmente presente in un ingrediente, come segnalato da un fornitore. I prodotti in questione sono venduti in confezioni da 750 grammi, con il numero di lotto LT451V e il termine minimo di conservazione del 30/04/2025. Il dolce richiamato è stato prodotto da Bauli Spa nello stabilimento situato in via Verdi 31, a Castel d’Azzano, in provincia di Verona. L’azienda invita le persone allergiche alle arachidi a non consumare il prodotto indicato, ma restituirlo subito al punto vendita più vicino per ricevere un rimborso o una sostituzione in cambio. Chiunque abbia questo tipo di allergia, potrebbe riportare sintomi pericolosi come attacco asmatico, nausea, vomito e persino uno shock anafilattico. Motivo per cui è importantissimo non consumarlo o darlo ai propri ospiti soggetti allergici.. Per tutte le altre, il consumo del prodotto non costituisce alcun pericolo. Dato il rischio per la salute che corrono le persone allergiche agli allergeni contenuti, Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda massima allerta. I clienti possono riportare il prodotto indicato qui sopra presso le filiali dei supermercati: riceveranno il rimborso del prezzo di vendita. In un comunicato inviato allo “Sportello dei Diritti” l’azienda aveva precisato che “il richiamo del prodotto è dovuto alla segnalazione ricevuta, in data 10 dicembre, da un fornitore che ci ha informato, circa la potenziale presenza di allergene in tracce su alcuni lotti di materia prima. In quanto estraneo alla nostra produzione, tale allergene non è dichiarato in etichetta. Pertanto l’Azienda ha agito tempestivamente, attuando tutte le procedure previste dalle norme vigenti in un’ottica di massima responsabilità e trasparenza”.