Curarsi costerà molto di più dell’anno scorso. Infatti, il costo di molti farmaci di classe C con ricetta potrebbe aumentare a dismisura. I pazienti-clienti delle farmacie, nel mese di gennaio degli anni dispari potrebbero trovarsi ad affrontare una variazione dei prezzi dei farmaci di Classe C con ricetta. Tale eventualità è prevista dall’articolo 1, comma 3, del decreto-legge 27 maggio 2005 n. 87, noto come Decreto-Storace, convertito con la legge di conversione 26 luglio 2005, n. 149. La norma stabilisce che i titolari dell’Autorizzazione all’immissione in commercio (Aic) possono modificare in aumento il prezzo dei medicinali di Classe C con ricetta esclusivamente nel primo mese degli anni dispari, mentre le variazioni in diminuzione sono consentite in qualsiasi momento dell’anno. Tuttavia potrebbe accadere che, sebbene le banche dati siano puntualmente aggiornate, il prodotto ceduto possa non avere sulla confezione il prezzo allineato a quello aggiornato riportato nel software gestionale farmacia. Ciò a causa di una precedente rimanenza del prodotto in magazzino della farmacia o di un farmaco ordinato e ricevuto dal distributore con il vecchio prezzo stampato sulla confezione. L’articolo 125 del Testo unico leggi sanitarie (27 luglio 1934 n. 1265) impone alle farmacie di vendere i medicinali e i prodotti al pubblico esclusivamente al prezzo riportato sull’etichetta. Dunque è responsabilità del farmacista verificare che il prezzo applicato al momento della dispensazione corrisponda effettivamente a quello indicato sulla confezione del farmaco. In caso di discrepanze, è necessario provvedere all’aggiornamento del prezzo sull’etichetta prima di procedere alla vendita al pubblico ed evitare di incorrere in violazioni della norma vigente. Proprio la guerra in Europa è uno dei fattori principali che influiscono sul boom dei prezzi. Infatti, il conflitto in Ucraina ha provocato problemi di approvvigionamento dei principi attivi farmaceutici, materie prime alla base dei medicinali. Una situazione che ha determinato un calo della produzione delle fabbriche, in alcuni casi costrette a chiudere a causa delle spese troppo elevate e delle continue interruzioni delle forniture.