POMIGLIANO D’ARCO (NA) – In merito alle recenti dichiarazioni della vicepresidente del Consiglio Regionale della Campania, Valeria Ciarambino, ci preme chiarire quanto segue. Innanzitutto, troviamo sorprendente che la vicepresidente non sia al corrente dello stato attuale del progetto dell’ospedale di comunità a Pomigliano d’Arco. Confidiamo che si tratti di una svista o di una valutazione superficiale e non di un tentativo deliberato di sollevare un caso inesistente. Va chiarito che il progetto dell’ospedale di comunità non è né fermo né bloccato, ma ha subito un rallentamento a causa di un grave errore della precedente amministrazione comunale Pd-M5S, sostenuta dalla stessa Ciarambino. Tale errore consiste nell’aver individuato come sede per l’ospedale un terreno situato a pochi metri dall’attuale sede dell’Enam, la società partecipata del Comune di Pomigliano d’Arco che si occupa della raccolta dei rifiuti. Su questo terreno è presente un impianto fotovoltaico che garantisce un importante scambio di energia, generando risparmi per l’Enam grazie a un contratto particolarmente vantaggioso. La rimozione dell’impianto fotovoltaico avrebbe comportato la rinuncia a questo contratto e la necessità di sostenere costi energetici più elevati, considerando che l’energia immessa in rete da un impianto del genere è molto più conveniente rispetto a un impianto tradizionale. Dunque, la rimozione dell’impianto fotovoltaico avrebbe determinato un onere stimato tra 200.000 e 300.000 euro, che ricadrebbe interamente sulle casse comunali e che l’Asl non ci riconoscerebbe. Va inoltre sottolineato che la collocazione dell’ospedale di comunità nei pressi dell’Enam avrebbe potuto portare anche ulteriori problematiche, in quanto la struttura affaccerebbe sul depoisito dei mezzi utilizzati per la raccolta dei rifiuti, compromettendo la salubrità e la funzionalità dell’area destinata ai servizi sanitari. Per superare questi ostacoli, è stato necessario individuare una nuova area idonea alla costruzione dell’ospedale di comunità. Dopo un confronto con l’ASL, è stato individuato un sito alternativo nell’ex zona della sede attuale del giudice di pace, situata in via Miccoli, su un terreno di proprietà di ASM, nostra società partecipata. Per rendere possibile il trasferimento, è stato effettuato un atto di permuta, cedendo la sede attuale dell’ASM di via Fiume in cambio di questo nuovo terreno. Tale operazione è stata approvata dal consiglio comunale nella seduta dello scorso 23 dicembre e ora si sta finalizzando l’atto presso il notaio per il relativo rogito. Nel frattempo, le attività sul nuovo sito sono già in corso: sono state completate le prove geologiche e redatte le prime bozze per la progettazione dell’ospedale. Tutto questo dimostra che il progetto procede, nonostante gli ostacoli ereditati dalla precedente amministrazione e gli errori nella pianificazione iniziale. L’ospedale di comunità sarà realizzato nei tempi previsti dal PNRR, garantendo ai cittadini di Pomigliano d’Arco un servizio sanitario moderno ed efficiente.