Il Napoli s’è confessato nel dopo Mercato.Lo ha fatto con Giovanni Manna il giovane diesse e del club che c’ha messo la faccia chiarendo le difficoltà incontrate nel corso del Mercato di gennaio per trovare il sostituto di Kvara e un difensore centrale rispettando le scelte economiche della società che non si scosta dai parametri salariali attuali anche per evitare una mancanza di rispetto verso i giocatori che stanno lavorando col mister e con lui stanno ottenendo risultati importanti. Manna ha pure detto che si poteva e doveva forse fare meglio ma che a gennaio le dinamiche di mercato sono difficili e diverse anche rispetto ai parametri economici che il Napoli ha e avrà anche in futuro.
Tutto giusto per carità ma resta da capire perché una società che ha la squadra prima in classifica e che perde “quasi ricattata” (parole di Manna ndr.)il suo miglior giocatore incassando oltre 70 milioni di euro non riesca a contrattualizzare un buon giocatore. Le parole vergate da Manna ” Non siamo contenti né io né il mister ma siamo consapevoli di avere un gruppo che ha 54 punti. Non abbiamo niente da risanare, ora dobbiamo solo tenere focalizzato il nostro sforzo sul campo e sul lavoro consolidando la posizione che è in linea con i nostri obiettivi cioè rientrare in Champions League”, non hanno il calore d’ una grande passione.Il presidente, caso strano, non parla né risponde a certe testate che lo hanno provocatoriamente e pubblicamente deriso per i mancati acquisti, mettendo alla berlina società e tifosi.
Si è tirato fuori il presidente senza un tweet di sostegno allo staff e alla squadra dopo un mercato difficile e, alla fine, deludente. In primis per Conte che ci contava, eccome, su un arrivo importante. Il clima attuale ci sembra quello di “Patti chiari e amicizia non lunga”…Conte non parla per non alimentare polemiche,al momento inopportune, ma il fatto che nel recente passato abbia detto :”Sono stato chiamato per aiutare una famiglia in difficoltà e lo sto facendo con il massimo impegno. Adesso non sarò io a mettere il bastone tra le ruote per il mercato. La società sa quello che serve”.
Conte, dunque, non parlerà perché lo ha già fatto ricordando che, se dovesse essere centrato l’ obiettivo primario di stagione (il ritorno in Champions ndr), sarebbe necessario migliorare l’ organico con numerosi innesti di qualità.
Nessun dubbio sul significato delle parole di Conte, soprattutto alla luce del lavoro straordinario sin qui svolto che ha portato il Napoli in testa alla classifica dopo un’ estate travagliata con forte ritardo sugli acquisti richiesti.
Dopo le parole di Manna e quelle dette più volte da Conte, senza voler pensare a tracolli improvvisi in questo campionato conoscendo Conte come un martello pneumatico in campo e nella testa dei suoi giocatori, viene da chiederci, cosa ci riserverà il prossimo futuro. De Laurentiis accontenterà Conte nel Mercato estivo o rimarrà ancorato alle sue logiche imprenditoriali e finanziarie che non ammettono deroghe? È vero che Conte ha un contratto triennale ma è anche vero che il presidente è riuscito a convincerlo solo consegnandogli il Pacchetto Napoli completo, cioè comprensivo di scelte prioritarie sul mercato. Con i milioni di Kvara, prevedibilmente altri 70 e passa con la vendita di Osimhen più i soldi per la qualificazione in Champions e il piazzamento in campionato saranno a disposizione della società circa 200 milioni di euro. De Laurentiis li darà in mano a Conte e Manna per migliorare un Napoli che non sia più considerato tappa di passaggio ma un punto d’ arrivo? Consentiteci qualche dubbio e, ascoltando alcuni interventi di Conte anche la sensazione,netta, che la passione e il calore della stretta di mano al momento della firma sono passate. Esiste, allo stato, il realismo di un rapporto tra un presidente che dà sempre ha messo in primo piano gli interessi economici e finanziari rispetto alla voglia di vincere, e un allenatore, Conte,che darà il massimo per ottenere il miglior risultato passibile (lo scudetto), non richiestogli dal presidente, ma che vorrà poi il massimo sforzo dalla proprietà per rinforzare una rosa con diverse lacune non solo nel numero ma anche nella qualità. Il Napoli per chiarezza sul progetto economico e finanziario è un vero faro nel calcio italiano, sul piano delle strategie e delle scelte di mercato lo è sempre stato meno. Conte, ossessionato dalla voglia di vincere resisterà a un De Laurentiis con in mente solo ricavi superiori ai costi? E Il presidente darà in mano a Conte almeno 150 euro per andare a mangiare senza problemi nel ristorante da 100 citato dal Conte juventino?..la convivenza tra De Laurentiis e i suoi allenatori non è mai stata facile dopo il primo anno: i segnali dicono che non sarà meno complicata con Conte, anche perché diversi club italiani hanno fatto outing sugli errori commessi e le sirene già cantano parole dolci ad un grande allenatore che, di fatto, conoscendo bene il presidente e i suoi umori,ha scelto Napoli ed il Napoli come tappa di passaggio per rilanciarsi, dopo il Tottenham, nel grande giro dei club miliardari.