Il Comune di Napoli, con il progetto “Cantieri di comunità”, è stato ammesso in via definitiva al finanziamento per l’importo complessivo di € 963.969,25 per la valorizzazione e il sostegno della rete degli Enti locali titolari di progetti SAI, favorendo un approccio “integrato” ai fini dell’autonomia sociale ed economica dei rifugiati . L’iniziativa è promossa dalla Direzione Centrale per Politiche Migratorie in coordinamento con la Direzione Centrale dei Servizi Civili per l’Immigrazione e l’Asilo ed il Servizio Centrale affidato ad ANCI. La progettualità del Comune di Napoli si muove nell’ottica di sostenere i processi di uscita dal sistema di accoglienza SAI, attraverso il potenziamento dei servizi di accompagnamento ai titolari di protezione internazionale per favorirne il transito dalle strutture al territorio. A supporto e completamento dei percorsi individuali avviati nelle strutture di accoglienza SAI, si procederà al potenziamento dei servizi per il transito verso soluzioni abitative autonome, di accompagnamento al territorio e di inclusione socio economica nel contesto locale. La mission principale è la promozione di un’azione sostenibile che mira a rafforzare l’integrazione tra Enti Pubblici, beneficiari delle azioni e realtà del volontariato sociale a favore di interventi sinergici e sostenibili.
Obiettivo generale dell’intervento sarà dunque quello di favorire il percorso di autonomia di 300 titolari di protezione internazionale e neomaggiorenni presenti nel Sistema di Accoglienza e Integrazione del Comune di Napoli e in uscita dal SAI, rafforzando i percorsi già attivati dai beneficiari e garantendone la continuità attraverso la definizione, la condivisione e la realizzazione di Piani Individuali di Inserimento socio-economico per il loro empowerment ed il loro radicamento sul territorio.
L’impatto atteso sarà quello di una maggiore efficacia delle misure propedeutiche all’ inclusione sociale, economica ed abitativa dei rifugiati; miglioramento delle performances nell’accesso all’abitazione, anche attraverso una struttura di cohousing “ponte”; un aumento dell’occupabilità dei destinatari anche attraverso la messa in trasparenza delle competenze, il riconoscimento dei titoli di studio, formazione non professionalizzante e matching tra domanda ed offerta di lavoro; un generale rafforzamento del senso di appartenenza alla comunità locale e di conoscenza del territorio.
L’Assessore Fella Trapanese dichiara: “Promuovere l’autonomia significa fornire strumenti e competenze che consentano di costruire un futuro migliore per sé e per le loro famiglie. Investire nell’autonomia dei titolari di protezione internazionale contribuisce a rafforzare le comunità locali, favorire l’inclusione sociale, e arricchire il tessuto culturale della nostra città. Il nostro impegno è quello di collaborare con enti locali, associazioni e cittadini per creare un ambiente che favorisca l’empowerment di ogni individuo, affinché possa diventare protagonista del proprio percorso di vita.”