NAPOLI – Equilibrio e tutela del mare di Mergellina devono essere un impegno per diportisti, settore balneare e Ambiente hanno detto Domenico Esposito Presidente dell’Accademia “Qualità della Vita” e Carmine Attanasio, responsabile Ambiente della stessa. Il nostro appello, dicono i due in un comunicato stampa, é in risposta a chi vorrebbe allargare e riqualificare il porticciolo di Mergellina. Il porticciolo di Mergellina si presenta ogni estate in tutta la sua assurdità con centinaia di barche ormeggiate finanche nei pressi del Consolato Americano che, oltre ad inquinare il mare e a deturpare il paesaggio, minano anche la sicurezza dello stesso Consolato in quanto da qualche barca potrebbe partire anche un attacco terroristico. Il Golfo di Napoli, con la sua straordinaria bellezza e il fascino senza tempo di Mergellina, rappresenta un patrimonio naturale, storico e turistico di inestimabile valore. Tuttavia, la convivenza tra diportisti, settore balneare e tutela ambientale necessita di un equilibrio delicato per garantire un mare fruibile e salubre per tutti. A questo proposito, afferma Carmine Attanasio, rilancio la mia vecchia idea di delocalizzare completamente il porticciolo di Mergellina alle spalle di Castel dell’Ovo, realizzando una diga foranea all’ altezza della fine del molo San Vincenzo per realizzare una miriade di banchine moderne dotate di elettrificazione e pannelli solari, con pontili in grado di ospitare il quadruplo delle imbarcazioni che sostano al porticciolo di Mergellina mettendo in regola anche chi opera, tollerato dalle Istituzioni, abusivamente . Questo permetterebbe anche l’approdo di grossi yacht nelle immediate vicinanze del Porto, di piazza del Plebisicito e di tutti i collegamenti su gomma e su ferro. Il cambio per la città, continuano Attanasio ed Esposito, dovrebbe essere la realizzazione di un’area marina protetta, non totale, da Castel dell’Ovo a Nisida dove, alle spalle, si potrebbe anche riqualificare e allargare il porticciolo turistico che già sussiste da sempre. Mergellina, dicono ancora i due, e soprattutto Largo Sermoneta andrebbe completamente riqualificata con il ripascimento della spiaggetta e la pedonalizzazione della sede stradale attraverso l’avanzamento verso il mare degli Chalet, al fine di realizzare un doppio senso di marcia alle spalle in continuità del doppio senso di via Posillipo. Sui moli lasciati dalle barche dovrebbero essere poi realizzate pedane in legno per consentire più spazio ai bagnanti! La tutela del Golfo di Napoli, concludono Esposito e Attanasio , deve essere un impegno condiviso tra istituzioni, operatori del settore e cittadini. Solo attraverso una gestione sostenibile e rispettosa delle esigenze di tutti si potrà preservare la bellezza di Mergellina, garantendo un mare vivibile, sicuro e sano per le generazioni presenti e future.