Come cambia la narrazione nell’era dell’Intelligenza Artificiale? Qual è il nuovo ruolo dell’autore? Un incontro su “Lo storytelling all’epoca dell’intelligenza artificiale”, organizzato nella Biblioteca fra’ Landolfo Caracciolo del complesso monumentale di San Lorenzo Maggiore, è stato l’occasione per discutere di questi temi con esperti e docenti universitari.
L’appuntamento rientra nelle iniziative del Metalab per il progetto Casa delle Tecnologie Emergenti “Infiniti Mondi”, promosso dal Comune di Napoli per sostenere lo sviluppo di nuove imprese nel campo delle industrie culturali e creative.
L’iniziativa è stata aperta dai saluti del Capo di Gabinetto del Sindaco, Maria Grazia Falciatore, ed è proseguita con i contributi di Riccardo Milanesi, docente di Transmedia Studies all’Università Sapienza di Roma, Giovanni Abitante, docente di Filmmaking AI alla Scuola Holden di Torino, Edoardo Fleischner, già docente di Comunicazione crossmediale all’Università degli Studi di Milano, e Filippo Gregoretti, artista generativo e docente di progettazione transmediale all’Università Suor Orsola Benincasa, di Napoli.
L’evento, che ha previsto un workshop sul tema con gli studenti dell’Accademia di Belle Arti, tra i partner del progetto, si è tenuto nel centro storico di Napoli: l’area è riconosciuta patrimonio mondiale Unesco ed è al centro di un piano di valorizzazione che l’Amministrazione sta portando avanti con il contributo della cittadinanza attraverso momenti di ascolto sul territorio.
«La Casa delle Tecnologie Emergenti del Comune di Napoli – ha spiegato il Capo di Gabinetto, Maria Grazia Falciatore – ha promesso questa iniziativa nella quale si sperimenta la narrazione attraverso l’intelligenza artificiale. L’iniziativa si concentra su un gruppo pilota di studenti dell’Accademia di Belle Arti che sono parte del progetto, ma intende riproporre la sperimentazione delle nuove tecnologie ad un pubblico più vasto legato al Comune di Napoli, ai suoi dipendenti, e al territorio. La scelta di tenere l’incontro a San Lorenzo Maggiore, inoltre, ha un valore molto forte perché sposa quello che è un aspetto centrale del programma di governo del sindaco Manfredi e cioè l’attenzione alla tradizione, all’identità e all’innovazione nell’ambito della quale gli spazi del patrimonio Centro storico Unesco si riempiono di contenuti e utilizzano tutte le tecnologie più interessanti per la manutenzione e la conservazione».
 «Abbiamo parlato di come l’intelligenza artificiale sta cambiando il modo di raccontare storie, di comunicare, di scrivere, di fare video e di sviluppare immagini – ha evidenziato il professor Milanesi –. Bisogna conoscere queste tecnologie per capirne le potenzialità e i rischi, come quelli legati ai lavori che cambiano. C’è ottimismo: più i giovani conosceranno questi strumenti e più li utilizzeranno nel mondo del lavoro».