All’archeo-ristorante Caupona di Pompei si presentano il documentario su Plinio il Vecchio e il menù di Pomponiano
Due grandi amici, personaggi di primo piano delle istituzioni e protagonisti della vita politica, militare e culturale dell’Impero Romano: il naturalista, prefetto comandante della Prima Flotta Imperiale, Plinio il Vecchio e il senatore Pomponiano trovarono entrambi la morte in quella che viene ricordata come la prima operazione di protezione civile della storia, durante la drammatica eruzione del Vesuvio del 79 d.C. Plinio, infatti, al comando della flotta di stanza a Miseno (Bacoli), ricevuta la tragica richiesta di aiuto da una matrona sua amica, capì che come lei moltissimi altri abitanti tra Ercolano e Pompei, privi di scampo, si erano riversati sulle spiagge: per questo ordinò l’uscita delle quadriremi, su una delle quali, forse la nave Fortuna, salì anche lui. Mentre la sua squadra poneva in salvo quante più vite possibile, Plinio si diresse con la sua nave verso la villa di Pomponiano a Stabia.
A loro è dedicata la speciale serata all’insegna della storia, della cultura e della gastronomia “Alla scoperta di Plinio il Vecchio”, in programma venerdì 14 marzo 2025 (ore 20,30) a Pompei, presso l’archeo-ristorante “Caupona” (in via Masseria Curato). La serata si aprirà con la proiezione del documentario “79 d.C. L’ultimo comando di Plinio. Da Miseno rotta su Pompei” realizzato da Media City con il patrocinio dei Comuni di Bacoli e Pompei, della Regione Campania e dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”. Il documentario è stato tratto dal volume “79 d.C. rotta su Pompei” di Flavio Russo, storico militare dello Stato Maggiore dell’Esercito Italiano, che durante la serata fornirà approfondimenti sulla vita e le opere di Plinio e sulla sua amicizia con Pomponiano.
Non solo cultura, ma anche buon cibo. La serata, infatti, sarà anche l’occasione, per l’archeo-ristorante “Caupona”, di presentare il menù di Pomponiano, dedicato proprio al senatore dell’Impero Romano e come sempre ispirato alla cucina dell’antica Pompei. La gustatio (entrée) prevede una focaccia con formaggio di capra, miele e lampascioni. Il promulsis (odierno antipasto) consiste in pollo selvatico ripieno di funghi porcini, pancetta, spezie orientali e asparagi saltati con cannella, noci tostate e datteri. La prima mensa è una zuppa di orzo, farro, cavolfiore, zafferano, erbe aromatiche e panis croccante. Per secunda mensa, viene servito capocollo di maiale brasato al Falerno con pepe, cumino, coriandolo, alloro, rosmarino e stufato di cicoria allo zenzero. Infine, il dessert è una ricotta di pecora dolcificata con miele, carruba e fichi. Le portate inserite nel menù dedicato al senatore stabiese sono state ricostruite grazie al lavoro dello studioso Francesco Di Martino, patron dell’archeo-ristorante Caupona, con la collaborazione di archeologi e storici. La preparazione dei piatti, invece, è stata affidata agli executive chef Aldo Nappo, Nicola Cesarano, Emilio Cortiglia che hanno combinato competenze storiche e culinarie.
Sorto nel 2016, “Caupona” è il primo ristorante archeo-esperienziale ispirato alla città distrutta dal Vesuvio nel 79 d.C., dove mangiare diventa un’immersione negli usi e nei costumi della Pompei antica. Cibi e bevande, ispirati alle ricette di autori del passato sono serviti in piatti e coppe di terracotta da personale in abiti d’epoca. Anche gli ospiti possono indossare gli abiti romani (imbustati e sanificati), il tutto per rendere l’esperienza ancora più unica e coinvolgente.Tutto l’ambiente di Caupona riproduce, nei minimi particolari, le caratteristiche di una locanda e di una casa di epoca romana. L’accogliente giardino si rifà a quello di una domus, con una fontana zampillante circondata da cipressi, viti, rosmarino, aranci e limoni. Tutti i dipinti murali e gli affreschi sono stati riprodotti a mano, come usavano fare anche i “copisti” dell’antica Pompei.