NAPOLI – “Lo stato del potere ai tempi della post-libertà”, un libro che analizza la crisi della democrazia e la riduzione decisionale della politica soppiantata dalla forza del capitale. L’autore è Carlo Iannello ,professore di Diritto dell’ambiente e Diritto pubblico presso L’Università degli Studi di Napoli “Luigi Vanvitelli”. Presentato all’ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili a Piazza dei Martiri l’opera ha offerto un’intesa riflessione sulla necessità di difendere i nostri diritti e le nostre libertà in un mondo ormai piegato alle leggi del mercato in cui la sovranità popolare si è trasformata in seguito alle crisi dei partiti politici e all’indebolimento dello stato sociale. Uno stato diventato stampella nell’alba dell’ordine giuridico del mercato e nel tramonto del costituzionalismo moderno “gli stati ascoltano ed eseguono le direttive dei governance globali , le grandi multinazionali che sono diventati i soggetti detentori del potere decisionale. Si sono impossessati di tutto ciò che lo stato ha privatizzato, fenomeno che si è realizzato in 40 anni di politiche neoliberali. Questo controllo totale sull’economia nell’occidente globalizzato ha reso la democrazia un esercizio vuoto!” ha commentato l’autore. Quella stessa privatizzazione che ha tagliato le gambe alla sanità e alla scuola nel nostro paese e dove ora c’è l’ urgenza piu che mai di far ritornare quei luoghi per i cittadini “ dobbiamo ricostruire un tessuto democratico di discussione partendo dal basso-ha detto Roberto Fico, già presidente della camera dei deputati- il parlamento non deve essere solo legislativo ,ma un’istituzione pensante e culturale attraverso il quale fare leggi a favore dei cittadini più deboli , che gestiscono il potere del mercato e della finanza senza subirlo passivamente!”. “La politica è schiava della forza del capitale- ha detto l’onorevole e ex magistrato Federico Cafiero-e il cittadino che oggi vuole esercitare un’attività economica è schiacciato dalle multinazionali. I padroni del capitale indirizzano la politica , che ne è serva, per cui le leggi vengono fatte ad hoc. Se non si arresta il mercato con un controllo ci saranno sempre più infiltrazioni nell’economia legale. Quando abbiamo tolto i controlli alla Corte dei Conti cosi come abbiamo fatto per il PNRR noi abbiamo fatto un danno enorme perché non consentiamo al cittadino attraverso la Corte dei Conti di capire cosa stanno facendo con questo PNRR. La Corte dei Conti verrà talmente ridimensionata che non funzionerà piu oltre ad avere tolto l’abuso di ufficio che permetteva a un sindaco di contrastare un camorrista , ciascuno può fare quello che vuole, perché vogliono liberalizzare, ma cosa vogliono liberalizzare? Che siamo un paese di camorra, mafia e ndrangheta .La politica è etica e responsabilità, non è soggetta all’arte degli affari!”. La politica è fragile. “In Italia ci sta mancando la cultura- ha spiegato Sergio Costa, Ministro dell’ambiente- Il cittadino è stato trasformato in individuo, cioè in numero. Se io riduco il sistema ad una statistica e perdo il senso della cultura come potrò avere una visione politica? Come disegnerò il sentiero che voglio percorrere?”. “Le riforme costituzionali che sono state fatte non garantiscono i diritti dei cittadini, esempio pratico? l’articolo 81 della costituzione che è stato cambiato, l’aveva scritto Luigi Einaudi, il più grande economista italiano liberale. Einaudi ha scritto l’articolo 81 perché il pareggio del bilancio del bilancio pubblico è sacrosanto e serve a non fare un debito inutile. Ma l’articolo 81 è stato cambiato per limitare i diritti ed è stato votato il suo cambiamento nel 2012 da tutte le forze politiche perché se no in quel momento la Germania non ci aiutava . Queste modifiche apportate sono funzionali solo per il potere economico!” ha spiegato Sergio Marotta, professore della Suor Ursola Benincasa ricordando il 2012 con la modifica dell’articolo 81, che ha annichilito le istituzioni pubbliche ai dettami del Fiscal Compact Europeo. Ci dovrebbe anche far riflettere sul concetto di Sovranità Popolare, sulla reale coscienza che i cittadini hanno della politica e di quanto le decisioni del Governo influenzino la vita di tutti. In questo periodo di instabilità e di crisi se i cittadini non hanno un’effettiva possibilità di esercitare i propri diritti come possiamo salvare la democrazia?