Massimiliano Cimino è un artista a tutto tondo: attore, cabarettista, comico, imitatore, presentatore e anche un bravo cantante. Conosciuto come lo “SPACCIATOREFELICITÀ”, porta in scena un’energia esplosiva e generosa che da oltre trent’anni lo contraddistingue e che continua a conquistare il pubblico con entusiasmo e passione. Poliedrico e instancabile, Massimiliano non si limita a un solo ambito artistico: ogni giorno si mette in gioco esplorando nuove forme di espressione, ricevendo costantemente feedback entusiasti ed emozionanti. Nel panorama partenopeo, e non solo, è difficile trovare un artista così brillante e sfaccettato, capace di coinvolgere e divertire con una naturalezza disarmante. Dagli esordi come animatore, la sua energia contagiosa è sempre stata il suo tratto distintivo. Non si risparmia mai: sul palco o davanti a un microfono, Massimiliano Cimino dà sempre tutto se stesso, regalando al pubblico momenti di pura allegria e intrattenimento autentico. Un vero vulcano di creatività che continua a sorprendere e far sorridere, confermandosi come una presenza unica nel mondo dello spettacolo.
Quando ha capito che il mondo dello spettacolo sarebbe stata la sua strada?
<< Non so di preciso quando l’abbia capito; sta di fatto che, all’improvviso, ho realizzato che quello era ciò che avrei voluto fare e da quel momento ‘NON HO RESISTITO’.>>
Qual è stata la sua prima esperienza su un palco?
<< Ricordo con certezza di aver iniziato e di aver fatto qualcosa alle elementari, ma la prima esperienza sul palco è arrivata quando avevo 15 o 16 anni >>
Tra cabaret, teatro, televisione e conduzione, quale forma d’arte sente più vicina?
<< Questo devo ancora capirlo bene. Mi sento come un caleidoscopio e adoro un po’ tutti i ‘colori’ >>
Qual è il segreto per rendere un’imitazione davvero efficace?
<< Non so quando un’imitazione possa considerarsi perfetta. Il segreto, comunque, sta nell’osservazione, nello studio, nel provarla e riprovarla, nel cogliere tutte le sfumature e peculiarità ed equalizzare la voce al punto ‘giusto’ >>
Quanto tempo impiega per studiare e perfezionare una nuova imitazione?
<< Direi che il tempo è davvero relativo: potrei metterci cinque minuti o magari giorni, mesi; dipende da quanto mi senta soddisfatto di essa >>
Quali personaggi imita e cosa l’ha spinta a scegliere proprio loro?
<< I personaggi che imito sono Corrado, Bongiorno, Vianello, Costanzo, De Filippi, Laurenti, Maradona, Pizzul, Giuseppe Conte, De Luca, Grillo, Fantozzi, Banfi, Tina Pica, Massimo Troisi, Pupella Maggio, Eduardo De Filippo, Papa Bergoglio, Celentano, Pietro De Vico, Mario Giordano, Bruno Vespa, Amanda Lear, Gianni Minà e De Laurentiis. Sono quelli che amo di più, quelli per i quali divento paranoico nella ricerca della ‘perfezione’ ‘ >>
Se potesse tornare indietro nel tempo e parlare con uno dei personaggi che imita, chi sceglierebbe?
<< Quando tornerò indietro nel tempo, Le dirò quale personaggio ho ‘incontrato’ >>
Qual è il complimento più bello che ha ricevuto per le sue imitazioni?
<< Il complimento più bello? Beh, quando mi dicono: ‘Incredibileeee!’ e mi chiedono: – Ma sei tu o l’intelligenza artificiale?- >>
Alcuni dei personaggi che imita, purtroppo, non ci sono più, e le nuove generazioni non hanno avuto modo di conoscerli e apprezzarli. Qual è, secondo lei, il modo migliore per farli riscoprire al pubblico più giovane?
<< Credo che il modo migliore per consentire ai giovani di oggi di conoscere i personaggi che imito sia quello di farglieli studiare, portandoli ‘tra i banchi di scuola’ >>
Quali sono i suoi prossimi progetti artistici?
<< I miei prossimi progetti artistici riguardano spettacoli non solo nei teatri e non solo a Napoli, un progetto televisivo personale e una mia poesia che diventerà una canzone. Insomma, continuare a mettermi a disposizione per eventi di natura sociale e filantropica >>
Ci saluta con un suo motto?
<< Mi piace la famosa frase: ‘L’arte più nobile è quella di rendere gli altri felici’, ma poi c’è il mio motto, che è il seguente: ‘Spacciamo sempre sorrisi, al punto da rendere l’umanità felice… tutta!‘ (Questo non è un motto, è un… mottino) >>