ROMA – “La Giornata Mondiale dei Diritti dei Consumatori dovrebbe essere l’occasione per celebrare la libertà di scelta. Eppure il consumatore è sempre più trattato come un soggetto incapace di decisioni consapevoli e questo vale soprattutto per l’alimentazione, l’obesità e le malattie non trasmissibili, che rappresentano la pandemia del secolo. Bollini ‘fronte pacco’ come il Nutri-Score e i warning label su vino e birra impongono scelte preconfezionate, limitando la capacità individuale di valutare in autonomia”. Così il prof. Pietro Paganini, docente alla Temple University di Philadelphia, a proposito della giornata Mondiale dei Diritti dei Consumatori. E ha proseguito “un consumatore informato compie scelte più consapevoli e riduce le conseguenze indesiderate. Ma se tutto viene deciso dall’alto-spiega Paganini- il cittadino non sviluppa senso critico”. In merito al perché di queste imposizioni commenta “la scienza non rivela verità infallibili ed eterne, ma è un metodo basato sulla sperimentazione, prove ed errori. Tuttavia, oggi si utilizza come strumento di legittimazione di scelte politiche che limitano la libertà individuale. Fallire è diventato un tabù, senza considerare che l’errore è il cuore della conoscenza: senza sperimentazione, non c’è sviluppo, né autonomia. Il messaggio implicito è chiaro: non sei in grado di scegliere da solo” . Il professore termina con una riflessione “educare richiede tempo, investimenti e accettazione dell’errore. Eppure, le stesse istituzioni che parlano di emancipazione del consumatore sono le prime a promuovere politiche che lo rendono sempre più dipendente. Dobbiamo superare questa mentalità paternalistica e costruire un modello basato su educazione, senso critico e sperimentazione: solo un consumatore libero può davvero esercitare i suoi diritti” ha concluso Pietro Paganini.