Bonus edilizi: colpire severamente e con riferimento a regole certe gli autori di frodi, ma senza penalizzare professionisti e imprenditori che lavorano correttamente. E’ il senso di una nota congiunta sottoscritta dai Presidenti napoletani delle organizzazioni professionali e d’impresa.
I Presidenti Federica Brancaccio (Associazione costruttori di Napoli – Ance), Leonardo di Mauro (Ordine Architetti di Napoli), Vincenzo Moretta (Ordine Commercialisti di Napoli), Antonio Tuccillo (Ordine Commercialisti di Napoli Nord), Maurizio Carlino (Collegio Geometri di Napoli), Edoardo Cosenza (Ordine Ingegneri di Napoli), si legge nella nota, “alla luce delle recenti notizie di cronaca relative a frodi nell’utilizzo dei bonus per la riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente e dei relativi crediti fiscali acquisiti, auspicano che le autorità intervengano prontamente per evitare il ripetersi di tali eventi che danneggiano in primis la maggioranza dei professionisti e delle imprese che operano con etica e deontologia nel settore edile. Le attuali misure antifrode già messe in atto dal Governo – si osserva nella nota – hanno prodotto un immediato blocco della filiera di un settore che, colpito da una stagnazione decennale, ha poi contribuito alla ripresa dell’economia nell’ultimo anno”.
I presidenti dei professionisti e delle imprese chiedono “che vengano sentite le istanze di chi quotidianamente è impegnato sui cantieri e negli studi professionali – prosegue la nota – alle prese con norme complesse, spesso oggetto di modifiche ed integrazioni repentine, per dare risposte certe e soprattutto stabili nel tempo alle attese di migliaia di famiglie che intendono cogliere le opportunità a loro correttamente concesse per migliorare qualità e sicurezza degli immobili in cui vivono”.
Contro le frodi, professionisti e imprese auspicano “un sistema di qualificazione (delle imprese e dei professionisti), che neutralizzi gli operatori improvvisati e renda agevole il sistema dei bonus, senza ulteriori compressioni dell’offerta del credito. Senza regole finalmente chiare e stabili nel tempo – conclude la nota – non sarà possibile perseguire la riduzione dei consumi energetici e il miglioramento della risposta sismica del parco immobiliare, con conseguenti continui impatti negativi sull’ambiente, sulla dipendenza energetica e sui relativi costi energetici sostenuti dal Paese”.