NAPOLI – Maestro artigiano e Bottega scuola, due paroline magiche di cui si sente parlare da troppo tempo ma che per le quali non è mai successo nulla di concreto. In Campania, ad esempio, esiste addirittura una legge regionale, la n. 20 del 2012, sulla Bottega Scuola mai recepita poi concretamente dai vari governi che si sono succeduti a palazzo Santa Lucia. Oggi torna nuovamente di moda parlare di questa opportunità per l’artigianato locale grazie all’iniziativa della Camera di Commercio di Napoli che ha istituito il titolo di maestro artigiano con la conseguenza diretta della trasformazione del proprio laboratorio in bottega scuola. “Lodevole l’iniziativa dell’Ente camerale partenopeo per un titolo che in altre parti d’Italia già è realtà consolidata, come anche il tornare a parlare di bottega scuola, la vera ancora per il mercato del lavoro e per il cambio generazionale”. Esordisce così Romualdo Pettorino, coordinatore del settore orafo di CNA Campania. “La filiera orafa in particolare – ha poi continuato Pettorino – ha urgente bisogno di tramandare ai giovani quell’arte che oggi rappresenta, insieme alla moda, l’eccellenza suprema del Made in Italy. Il titolo di maestro artigiano comporta per questo la possibilità di individuare nelle proprie imprese la cosiddetta bottega scuola, dove poter far confluire giovani apprendisti”. Il noto imprenditore che tra le altre cose è un gemmologo di fama internazionale ha poi sottolineato: “Ci sono, ahimè, delle criticità su questa ottima iniziativa, questioni legate alla mancanza di una vera regolamentazione della misura, come anche di chiari capitoli di spesa. In pratica, se risulta chiaro il prerequisito degli almeno 10 anni di attività dell’artigiano, dall’altra però non si capisce con quali fondi poi poter operare un apprendistato attraverso la bottega scuola, visto anche il riconoscimento del servizio come pubblica utilità”. Pettorino poi ha puntualizzato: “ La grande depressione economica seguita alla pandemia sanitaria, lì dove non ha chiuso le piccole e piccolissime imprese, le ha private però della possibilità di poter fare qualsiasi tipo di investimento, persino quello in tempo”. Il rappresentante di CNA Campania ha poi concluso: “Il titolo di maestro artigiano e la bottega scuola sono di per se una chance importante per tornare a valorizzare la grande tradizione locale, ma resta prioritario garantire regole certe e condivise, tanto per non trovarci con un pugno di mosche in mano al diradarsi del fumo della propaganda”.