Assemblea generale del progetto europeo SISTERS ospitata da ENCO srl

Il 26 e 27 Ottobre, presso l’unione degli Industriali Di Napoli, si è tenuta l’assemblea generale del progetto europeo SISTERS ospitata da ENCO srl. Con una dotazione di oltre 10 milioni di euro, finanziato dall’Unione Europea, l’innovativo progetto durerà 54 mesi (4,5 anni), fino ad aprile 2026, durante i quali svilupperà cinque proposte di valore a tutti i livelli della catena del valore alimentare. SISTERS svilupperà: (1) la prima piattaforma europea a filiera corta per gli agricoltori per vendere le loro eccedenze di produzione; (2) contenitori per alimenti intelligenti e riutilizzabili per ridurre le perdite di cibo durante il trasporto; (3) soluzioni di imballaggio compostabili per migliorare la conservazione e la qualità degli alimenti; (4) una serie di buone pratiche sostenibili per grossisti e dettaglianti e un “marchio di eccellenza” associato; e (5) una codifica di etichettatura QR da incorporare negli imballaggi alimentari per i consumatori per quanto riguarda l’origine del prodotto e il costo economico e ambientale dello spreco.

I lavori dell’assemblea sono stati aperti dal Presidente Jannotti Pecci, che ha sottolineato la rilevanza del tema allineato alla priorità di ridurre del 27,4% le perdite e gli sprechi alimentari e, di conseguenza, le relative emissioni di CO2 di circa il 20%.
Il progetto SISTERS coordinato da un’organizzazione di ricerca e tecnologia di primo livello di Saragozza, Spagna: AITIIP Technology Center, riunisce 18 membri di 8 Paesi diversi, provenienti da aree di influenza molto differenti: Mediterraneo (Italia, Francia), Atlantico (Irlanda, Belgio), Balcani (Croazia), Scandinavia (Svezia) e Svizzera come Paese non UE. Questi partner sono suddivisi tra PMI, centri tecnologici e anche grandi aziende e grossisti a livello continentale, come EROSKI e PROEXPORT. Conta anche la partecipazione dell’istituzione Safe Food Advocacy for Europe (SAFE). 

Nell’UE si generano ogni anno circa 89 milioni di tonnellate di rifiuti alimentari; si stima che il 20% del cibo prodotto vada perso o sprecato, con un enorme impatto ambientale, pari all’8% delle emissioni totali di CO2 dell’UE.