I MISSILI BALISTICI NORD COREANI SPOSTANO L’ATTENZIONE DEL MONDO DALL’UCRAINA
In effetti è quello che sta avvenendo: gli occhi del mondo sono puntati sui campi di battaglia in Ucraina, ma poi, a cadenza quasi svizzera, partono dei missili balistici dalla Corea del Nord di Kim Jong Un, compagno di merende di Vladimir Putin, e la lente si sposta verso il Pacifico, Giappone e Corea del Sud in allerta per i lanci missilistici. In molti sostengono che questa situazione sia dovuta alle massicce esercitazioni che USA e Corea del Sud stanno tenendo dalle parti della Corea del Nord, ma non è affatto peregrina anche un’altra ipotesi che per moti analisti militari è quella maggiormente accreditata. Pare che Pyongyang si sia messa al servizio dell’orso Vladimiro non solo in senso militare con l’invio di proiettili di artiglieria e tanto altro, ma anche dal punto di vista strategico nel senso stretto del termine. In molti infatti sostengono che i lanci multipli di missili balistici a lungo e medio raggio da parte del dittatore nord coreano, comprese le sue minacce al ricorso al nucleare, siano soltanto degli espedienti per spostare l’attenzione dall’Ucraina nelle fasi critiche della guerra o quando i Russi stanno architettando qualche tipo di vendetta a seguito degli incredibili ed inaspettati successi ucraini sul campo. Altri, addirittura, iniziano a pensare che semmai il dittatore russo ricorra all’arma nucleare, lo farà con la copertura di qualche azione di depistaggio strategico dei nord coreani. Ovviamente tutto questo sembra fantascienza; in effetti gente come Putin o Kim Jong Un come anche lo stesso leader cinese non dovrebbero neppure esistere nell’era della globalizzazione ed dello Spazio-Tempo, ma intanto ce li ritroviamo non solo ad esistere ma anche a comandare nazioni ostaggio delle loro singole fobie.