G20 in Indonesia: ferma condanna comune della guerra in Ucraina

BALI – La Russia di Putin è sempre più isolata, almeno nella concezione morale del termine. Il G20 in corso a Bali in Indonesia ha chiarito al mondo la posizione del pianeta in merito alla vigliacca aggressione dell’Ucraina da parte della follia imperialista russa. L’incontrò tra USA e Cina a margine del G20, i comuni intenti di ricucire una stabilità fatta vacillare dallo “zar” russo, stanno mettendo a dura prova la pazienza di Putin e dei suoi progetti sei annessioni territoriali. resta comunque una follia, per il mondo libero presente a Bali, fare la guerra e distruggere cose e persone all’alba del terzo millennio, quando tutto dovrebbe avere una forma e un’idea ben diversa dalle armi e dalle distruzioni. per questo la maggior parte dei membri del G20 ha condannato con forza la guerra in Ucraina e ha sottolineato che sta causando immense sofferenze umane e esacerbando le fragilità esistenti nell’economia globale. Dopotutto non lo dovevano dire loro, era una cosa sotto gli occhi di tutti. Tra i temi non solo la guerra, ma anche e soprattutto l’economia globale che tiene il mondo con il fiato sospeso. Il presidente indonesiano Joko Widodo che ha aperto il summit ha sottolineato con veemenza. “La collaborazione è necessaria per salvare il mondo. Essere responsabili significa mettere fine alla guerra, se la guerra non finisce sarà difficile prendere decisioni per le generazioni future; non dobbiamo permettere al mondo di cadere in una nuova guerra fredda”. Oggi, purtroppo, più che guerra fredda stiamo assistendo ad una guerra effettivamente combattuta sul campo e l’auspicio è sempre lo stesso, magari si è ingenerosi nei confronti degli Ucraini, ma è lecito augurarsi che non si espanda.