L’estate 2022 è stata, secondo gli esperti, la stagione più arida dell’ultimo mezzo millennio, e l’allarme siccità torna a far discutere politica e istituzioni. Nonostante quelli che dovrebbero essere i mesi freddi, nel nostro Paese si assiste alla scarsità storica di neve e quindi di acqua per la prossima estate. E’ Legambiente a lanciare l’allarme sottolineando che la causa dello status quo è ,a scarsità di precipitazioni e le temperature miti di questo inverno che non hanno permesso che sulle montagne si depositasse tanta neve quanta ne servirebbe per affrontare agevolmente la stagione estiva. “Sull’arco alpino la neve, infatti, è il 53% in meno rispetto alla media trentennale”. Intanto l’osservato speciale resta il Po che nel suo bacino idrico evidenzia un calo di oltre il 61%. La situazione ha già allarmato gli agricoltori, che in questo periodo dell’anno preparano i campi per la semina.