Nonostante l’enorme fardello di morte, lo zar si gioca il tutto per tutto con il suo discorso alla nazione
La legge del più forte contro il diritto internazionale, quello acquisito e fagocitato dalle nazioni del pianeta. E’ questo quello a cui stiamo assistendo in questi giorni nel cuore dell’Europa, in quella guerra grande, come la chiama il buon Lucio Caracciolo, che è destinata ad infiammare il resto del continente e del mondo. Dopotutto, le grandi guerre, almeno le ultime due nel secolo scorso, sono nate tutte da scintille del genere, e questa più che una scintilla è una guerra che ne prepara altre che di mondiale hanno solo modalità e attori coinvolti. Sono finiti i tempi dei conflitti con decine di Paesi coinvolti, adesso ne bastano 2 per spingere il mondo sull’orlo della catastrofe, e in questo caso, nucleare. Oltre alla grande bellezza della Cina e della sua storia, esiste anche un altro aggettivo proprio agio inquilini della grande muraglia: l’incoerenza consensuale e propedeutica. La Cina non ha mai apertamente condannato l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, però sottolinea la valenza della carta dell’ONU, del diritto internazionale e dei sacrosanti confini dell’Ucraina che sono inviolabili. Intanto però non fa nulla per dissuadere Putin dalla carneficina sul suolo ucraino dei suoi soldati invasori come dei difensori, pur potendo. Addirittura gli USA hanno accusato pubblicamente Pechino (e non solo gli USA) di fornire armi letali alla Russia per aggirare le sanzioni internazionali aiutando Putin nella mattanza ucraina. E adesso i Cinesi che fanno dopo un anno di guerra costato già, secondo le stime globali, quasi 400mila morti, presentano un piano di pace in 12 punti che non sia traumatico per l’invasore. Avete capito bene, per l’invasore. Possiamo immaginare cosa ci si in questo piano di pace, come minimo Donbas e Crimea resteranno russe per sempre, e centinaia di migliaia di morti a cosa sono serviti? La Cina è un partner inaffidabile, e questo gli USA lo sanno bene, come del resto tutto il mondo libero. Sfruttando la grande crisi economica del 207, la Cina ha comprato mezzo mondo, investendo dovunque vi fosse depressione ma ricchezze in termini di materie prime. Ma mai la Cina avrebbe immaginato una guerra nel cuore dell’Europa, in senso assoluto il più grande business cinese. Guarda caso l’economia cinese come anche quella russa sono andate in perdita proprio nel momento in cui è venuta a mancare l’Europa. Ma con il discorso del dittatore sovietico Vladimir Putin di oggi la guerra entra in una nuova fase, quella destinata ad allargarsi e a diffondersi oltre l’Ucraina. Lo zar si gioca il tutto per tutto, e solo la storia ci dia come andrà a finire, se mai questa storia qualcuno riuscirà a scriverla.