KIEV – L’Ucraina non prevede di limitare le esportazioni di grano per la prossima stagione luglio-giugno 2023/24. Il raccolto invernale sembra essere maggiore del previsto, anche se inferiore a quello in tempo di pace, lo ha dichiarato un funzionario del Ministero dell’agricoltura a Reuters. Questo stima che gli agricoltori abbiano piantato 4,1 milioni di ettari di grano, un’area nettamente inferiore rispetto a prima della guerra quando era di 6,2 milioni. Il raccolto ucraino stimato oggi è tra le 16-18 milioni di tonnellate, l’anno scorso erano 20,2. L’export è sceso a 11,3 milioni di tonnellate rispetto alle 18,1 dello stesso periodo nel 2021/22. Ma bisogna tenere conto anche di una variabile: a fine del mese scadrà l’accordo sul grano del Mar Nero con la Russia, le Nazioni Unite e la Turchia – che consente ad alcune navi di trasportare grano ucraino durante la guerra. L’accordo non è stato ancora rinnovato, e non si sa se verrà sottoscritto dalla Federazione Russa che, come è suo solito, cercherà più vantaggiosi ricatti per vidimare l’accordo. Dopotutto il presidente Putin ha dimostrato in tutti i modi possibili ed immaginabili il suo disinteresse per la Russia e per i Russi, per cui per quale motivo dovrebbe interessargli se qualche decina di milioni di persone muoiono di fame?