Il presidente russo Vladimir Putin dopo aver scatenato quella che lui definisce l’operazione militare speciale contro l’Ucraina che in un anno di guerra è costata alla madre Russia oltre 200mila morti dopo che continua a portare avanti quella che è diventata a tutti gli effetti una guerra, non dichiarata, non legittima e completamente folle nei presupposti e nelle motivazioni, oggi ha firmato un nuovo decreto di militarizzazione globale del Paese. Il presidente russo, infatti, ha innescato un decreto secondo il quale, in caso di dichiarazione della legge marziale sul territorio della Federazione Russa, verrà introdotta la gestione esterna nelle aziende che non rispettano gli ordini per le forniture di prodotti militari e i diritti degli azionisti saranno sospesi. Lo scrive l’agenzia Interfax. In base al decreto, pubblicato oggi, le imprese che, durante un’eventuale adozione della legge marziale non rispetteranno i contratti di fornitura, vedranno sospesi i poteri dei loro organi di gestione. E questo fino al ritorno alla legislazione del tempo di pace. Il decreto precisa che l’organizzazione che verrà eventualmente incaricata di gestire tali aziende sarà costituita sulla base delle proposte del ministero dell’Industria. Il governo è inoltre incaricato di adottare le misure necessarie per proteggere i diritti dei lavoratori e degli investitori in queste imprese. Di fatto, con questa mossa, il presidente Putin ha militarizzato l’economia della Russia, nella speranza di riuscire ad ottimizzare al meglio gli sforzi bellici in una guerra che lui stesso intende far durare più a lungo possibile in modo da piegare l’Ucraina dopo aver spezzato la pazienza e le capacità di supporto dell’Occidente.