ROMA – L’Italia è al primo posto tra i paesi europei per investimenti nel digitale previsti dal PNRR. Ad evidenziarlo è lo studio “Addressing the challenges of the digital transition in national Recovery and Resilience Plans” condotto dall’I-Com – Istituto per la Competitività per la Commissione per i problemi economici e monetari del Parlamento europeo – sullo stato d’attuazione dei Piani di Ripresa e Resilienza degli Stati membri in ambito digitale. Stando ai dati della Commissione europea, l’Italia riserva alla transizione digitale quasi un terzo dei fondi del PNRR (26,7%), ma si posiziona al primo posto per investimenti in termini assoluti con 27 miliardi di euro, seguita dalla Spagna. Lo studio sottolinea quanto gli investimenti maggiori siano destinati ad attuare una spinta digitale all’interno della Pubblica Amministrazione e nelle imprese. La digitalizzazione nella PA rappresenta, infatti, una delle principali sfide individuate dalle strategie di ripresa delineate dal Pnrr, che destina il 25% degli investimenti in tecnologie, infrastrutture e processi digitali finalizzati a promuovere la competitività del sistema paese. Dal report del Parlamento europeo, inoltre, si conferma che la transizione digitale è una delle priorità nelle politiche europee. Dei 723,8 miliardi di euro stanziati durante la pandemia, infatti, almeno il 20% è destinato agli investimenti nelle nuove tecnologie.