Presenza di servizi rivolti alla popolazione femminile, appropriatezza dei percorsi diagnostico terapeutici dedicati alle donne e offerta di prestazioni aggiuntive legate all’accoglienza in ospedale e alla presa in carico delle pazienti i principali parametri su cui è stata effettuata la valutazione. La consegna del premio ieri a Roma al Senato.
ROMA – Onda, l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna, ha premiato l’Istituto dei tumori di Napoli per <l’alta specializzazione, la multidisciplinarità della presa in carico e per la capacità di offrire un’assistenza umana e personalizzata>. Queste le motivazioni del massimo punteggio, tre Bollini rosa, attribuito al polo oncologico partenopeo. La cerimonia di consegna si è svolta ieri a Roma presso il Senato della Repubblica. A ritirare il premio Maria Stella Gallo, direttore della Ginecologia Oncologica e Sabrina Cecere, dirigente medico oncologia uro-ginecologica. L’assegnazione del riconoscimento (non nuova per il Pascale che si conferma ospedale a misura di donna per il settimo anno consecutivo) è avvenuta da parte di un apposito Advisory Board, che ha validato le candidature e i risultati, individuando 40 ospedali a misura di donna. All’iniziativa hanno aderito 130 ospedali sul territorio nazionale presentando la propria candidatura tramite un apposito questionario online composto da 28 domande volte a valutare diverse tipologie di servizio importanti per garantire una buona gestione della donna con tumore all’ovaio e all’endometrio (es. multidisciplinarietà della presa in carico, supporto psico-oncologico ecc.). I bollini (da 1 a 3) sono il riconoscimento che Onda, da sempre impegnata sul fronte della medicina di genere, attribuisce dal 2007 agli ospedali attenti alla salute femminile e che si distinguono per l’offerta di servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali malattie delle donne. Tre i criteri di valutazione con cui è stato premiato il Pascale con il massimo riconoscimento: la presenza di aree specialistiche di maggior rilievo clinico ed epidemiologico per la popolazione femminile, l’appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici e l’offerta di servizi rivolti all’accoglienza e presa in carico del paziente. <Una conferma – dice il direttore generale dell’Irccs partenopeo, Attilio Bianchi – che di anno in anno premia gli sforzi che le nostre operatrici e i nostri collaboratori compiono ogni giorno per migliorare i nostri percorsi assistenziali dedicati alla salute della donna. Ed è uno sprone per noi, al fine di essere sempre all’altezza>.