L’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa ha analizzato le compravendite realizzate attraverso le proprie agenzie attive sul territorio nazionale per evidenziare le principali caratteristiche degli immobili scambiati.
In primo luogo, sono state prese in considerazione le diverse tipologie abitative: nel 2022 la tipologia più compravenduta è il trilocale con il 34,4% delle preferenze, a seguire le soluzioni indipendenti e semindipendenti (21,1%), i bilocali (19,4%) e i 4 locali (16,7%). Il trilocale si conferma quindi la tipologia più compravenduta in Italia, mentre al secondo posto le soluzioni indipendenti e semindipendenti evidenziano una lieve contrazione rispetto al 2021, seppur rimanendo sul secondo gradino del podio. Gli anni seguenti all’arrivo del Covid, e in particolare il 2021, hanno visto una forte richiesta di soluzioni indipendenti e semindipendenti, tendenza che sembra affievolirsi nel 2022.
Per quanto riguarda le soluzioni indipendenti e semindipendenti nella maggior parte dei casi si tratta di ville (50,2%), così distribuite: ville singole (17,1%), ville a schiera (14,9%) e ville bifamiliari, trifamiliari e quadrifamiliari (18,2%). Al secondo posto si piazzano le case indipendenti e semindipendenti con il 44,8% delle scelte, percentuale in crescita rispetto agli anni precedenti. I rustici sono una tipologia di nicchia e nel 2022 compongono il 5,1% delle compravendite.
L’analisi si concentra quindi sulle categorie compravendute: nel 79,8% dei casi si tratta di abitazioni di categoria media oppure civile, nel 12,8% dei casi si tratta di abitazioni signorili o d’epoca, mentre il 7,4% degli scambi riguarda soluzioni realizzate in edilizia popolare. Rispetto agli anni precedenti si registra una lieve contrazione della percentuale di compravendite di immobili signorili-d’epoca e un aumento di quella delle tipologie medie-civili.
L’ultima statistica riguarda la vendita degli immobili con o senza box auto: nel 2022 il 46,5% delle abitazioni sono state compravendute contestualmente al box, mentre nel 53,5% dei casi la compravendita ha riguardato solo l’abitazione. Il grafico evidenzia che nel 2020 e nel 2021 la percentuale di acquisti con box era cresciuta, l’arrivo della pandemia aveva spinto più persone ad acquistare “spazi supplementari”, mentre in questo 2022 le proporzioni sono tornate ai livelli pre-covid.