NAPOLI – Strumenti e modelli organizzativi a sostegno dello sviluppo dei borghi e delle eccellenze Napoletane, questo il tema del convegno promosso dall’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Napoli, in collaborazione con la Commissione di Studio Reti e Distretti Produttivi, presieduta dall’economista Gianni Lepre. L’importante incontro in programma il prossimo 31 marzo dalle ore 15 nella sede dell’ODCEC Napoli di Piazza dei Martiri, affronterà proprio il delicato problema dei modelli di sviluppo dei presidi industriali locali, nella consapevolezza che si è di fronte all’eccellenza del Made in Italy. La città di Napoli, come l’intera regione Campania, rappresentano le filiere colonne portanti del Sistema Italia a partire dall’Artigianato, uno dei settori più acclamati e ricercati al mondo. Oltre alle presenze istituzionali come il presidente dell’Ordine napoletano dei dottori commercialisti Eraldo Turi; il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, e il presidente della CCIAA di Napoli Ciro Fiola, l’incontro prevede la presenza del presidente di Svimez Adriano Giannola con cui tracciare le linee di rivitalizzazione delle aree interne delle città metropolitane. Il convegno, che vede anche le relazioni di Marilena Nasti e Giovanni Tomo con l’introduzione di Vincenzo Tiby, serve anche a fare il punto sulla joint-venture interistituzionali tra i professionisti del settore economico aziendale e le imprese del territorio, la vera risorsa dei territori. “Bottega Scuola e soprattutto Botteghe aperte – commenta l’economista Gianni Lepre, presidente della Commissione Reti e Distretti produttivi di ODCEC Napoli – ne vado parlando da decenni, anche sottolineando quello che è un mio progetto di approccio alla questione artigianato a Napoli e eccellenza del Made in Italy.” Lepre ha poi continuato: “Se da una parte la Bottega Scuola, nella sua accezione di legge regionale e nazionale ha la duplice valenza di assicurare un cambio generazionale e individuare percorsi formativi e di avvio lavorativo per le nuove generazioni, dall’altro ha il plusvalore di rendere la grande tradizioni artigianale e del made in Italy una fetta sostanziosa dell’offerta turistica e culturale dei nostri territori. Il mio progetto delle cosiddette Botteghe Aperte’ riguardava infatti il triangolo dell’artigianato napoletano che dall’Antico Borgo Orefici conduce a San Gregorio Armeno per poi idealmente ricongiungersi a Piazza Mercato, la storica piazza delle botteghe che oggi a maggior ragione potrebbe essere la vera showroom in spazio aperto dell’intera filiera”. Lepre ha poi concluso: “Questo convegno serve proprio a gettare le basi di questo progetto che permetterebbe a Napoli e all’intera regione, di trasformarsi in una gigantesca vetrina open space dell’eccellenza assoluta del made in Italy, tra artigianato, enogastronomia e itinerari culturali e ricreativi”.